I SOGGETTI CON DISAGIO PSICHIATRICO NON SONO PEDINE DA SPOSTARE COME NEL GIOCO
DEGLI SCACCHI: è ora di pensare con responsabilità e attenzione anche all’integrazione delle cure e dei trattamenti per la salute mentale negli ospedali. Solo poche righe a firma Luana Costa pubblicate ieri su www.lacnews24.it hanno informato la collettività, il personale sanitario interessato, le amministrazioni locali e, per finire, “quelli” che
evidentemente sono considerati meri ospiti, circa una importantissima decisione, naturalmente che
non si può condividere, assunta dal collegio di direzione dell’AO Pugliese-Ciaccio del Capoluogo di
Regione.
Nel flash informativo si legge, infatti, che i direttori di dipartimento hanno deciso collegialmente il trasferimento del servizio psichiatrico di diagnosi e cura dalla sede ospedaliera Pugliese-Ciaccio all’analogo servizio presso l’ospedale di Lamezia Terme, che a quanto è dato sapere, a prescindere da ogni considerazione, non sembra avere la capacità di accoglienza prevista per legge, atteso che il numero complessivo dei posti letto è individuato tendenzialmente nella misura di uno ogni 10.000 abitanti e che ciascun SPDC, dotato di adeguati spazi per le attività comuni, non può contenere più di 16 posti letto.
Su questa decisione il CASM (Coordinamento associazioni di volontariato per la salute mentale) che rappresenta le associazioni in calce specificate, pur comprendendo la gravità dell’emergenza epidemiologica non può che stigmatizzarne il metodo decisionale e pretendere che vi sia una attenzione focalizzata sui bisogni degli utenti e dei familiari gravati dalla malattia mentale, sul trend di crescita di questi bisogni proprio a causa della pandemia, nonché sul rispetto dei diritti delle persone ammalate e della normativa vigente.
Torna infatti utile ricordare che le linee di indirizzo nazionali, che hanno trovato conferma nelle linee guida regionali, stabiliscono in via generale che il Servizio Psichiatrico di Diagnosi e Cura (SPDC) è un servizio ospedaliero dove vengono attuati trattamenti psichiatrici volontari ed obbligatori in condizioni di ricovero ma anche attività di consulenza agli altri servizi ospedalieri e che tale servizio deve essere ubicato all’interno delle strutture ospedaliere sede di D.E.A. (Aziende ospedaliere, Presidi ospedalieri di Aziende sanitarie, Policlinici universitari).
Alla luce di quanto esposto e in considerazione non solo dell’ipotesi da più parti sostenuta dell’apertura di un centro Covid presso Villa Bianca, ma anche della disponibilità del reparto malattie infettive dello stesso ospedale di Lamezia Terme, le associazioni aderenti al CASM, che rappresentano familiari e utenti affetti da disagio mentale, chiedono con forza, non solo che sia riesaminata l’ipotesi di trasferimento del SPDC presso l’ospedale di Lamezia Terme, ma soprattutto che, superata questa fase di grave emergenza sanitaria, venga posta tra le priorità dell’AO la collocazione di detto servizio in ambienti idonei a tutelare permanentemente i diritti delle persone ammalate.
Rosaria Brancati
Elenco associazioni CASM
1. AMA CALABRIA, Presidente Rosa Conca;
2. AVE-AMA, Presidente Anna Cristallo.
3. DON PELLICANÒ, Presidente Giacomo Coluccio
4. FIORI DEL DESERTO, Presidente Palma Labella
Contatti: presidenza.casm@gmail.com – segreteriacasm@gmail.com CF-97091930798
5. INTESE, Presidente Pasquale Gaetano;
6. LIBELLULA – AFASP, Presidente Natalia Barillari;
7. MUSICAmi, Presidente Francesca Rubettino;
8. NEW DAY ONLUS, Presidente Maria Gigliotti;
9. NEW HELP, Presidente Mario Rizzo.
10. PROGETTO ITACA CATANZARO-LAMEZIA, Presidente Pasquale Gaetano;
11. SAN PIETRO E PAOLO, Presidente Antonio Mangiafave;
12. SINCRONIE, Presidente Renato Nunnari
13. STRADA FACENDO, Presidente Lidia Rizza;
14. VELE DI ULISSE, V. Presidente Bernardo Grande;
15. VOLARE SENZA ALI, Presidente Giuseppe Mazzitelli;