53 i progetti selezionati dal Fondo per la Repubblica Digitale

Sono oltre 252 i soggetti non profit, tra enti pubblici, terzo settore e università, coinvolti nelle iniziative finanziate dal Fondo per la Repubblica Digitale destinate a più di 8mila disoccupati e lavoratori a forte rischio di sostituibilità che parteciperanno gratuitamente ai corsi sulle competenze digitali, per migliorare le opportunità professionali o trovare lavoro 

Nel 2024 oltre 8.500 tra disoccupati e lavoratori con mansioni a forte rischio di sostituibilità a causa dell’automazione e dell’innovazione tecnologica potranno beneficiare gratuitamente dei 53 progetti selezionati e sostenuti dal Fondo per la Repubblica Digitale Impresa socialeIn totale sono stati messi in campo circa 22,2 milioni di euro.

Dei 53 progetti selezionati (l’elenco completo è disponibile a questo link), 41 sono risultati idonei per il bando “Prospettive” per un totale di 18,6 milioni assegnati e 12 per “In Progresso”, sostenuti con 3,6 milioni di euro. Per “In Progresso” i progetti si rivolgono ad uno specifico territorio, mentre per “Prospettive” una è l’iniziativa di carattere nazionale, mentre 16 si rivolgono al Nord-Centro e 24 all’area Sud-Isole.

La maggioranza dei progetti lavora sull’integrazione delle competenze digitali di base e avanzate. Diversi percorsi formativi del bando “Prospettive” si rivolgono a target fragili come persone senza dimora, persone con disabilità, detenuti, migranti. “Includo” è un progetto nazionale proposto dal Centro Studi – Opera Don Calabria, che ha come target le persone fissa dimora tra i 34 e i 50 anni, presi in carico dai servizi di accoglienza e di housing first da enti pubblici e/o del terzo settore. Attraverso la formazione e percorsi di accompagnamento individuale, il progetto mira ad agevolare l’autonomia e facilitare il reinserimento nel contesto sociale e l’integrazione del sapere digitale di base per il collocamento lavorativo. L’Ente nazionale per la protezione e l’assistenza dei sordi Aps Ets realizzerà in otto regioni, tra cui Puglia, Molise, Basilicata e Calabria “Deaf Campus. Azioni formative accessibili per le persone sorde”. Questo progetto vuole offrire alle persone sorde la possibilità di accedere a un ventaglio di azioni formative nel campo delle competenze digitali, per offrire loro nuove opportunità professionali. Il progetto “Pro.Digi: competenze digitali per la cittadinanza e l’inclusione in Emilia Romagna” di A.E.C.A mira a creare un’opportunità per 100 persone in situazione di fragilità di maturare sufficienti competenze digitali per la cittadinanza e l’inclusione. Una parte dei beneficiari, sarà indicata dall’Ufficio interdistrettuale esecuzione penale esterna e dal Provveditorato regionale dell’amministrazione penitenziaria.

Per “In Progresso” invece, sono diversi i percorsi dedicati ai lavoratori metalmeccanici e manifatturieri come del settore dell’industria alimentare. 

Innovativa la partnership tra soggetti for profit e no profit, che collaborano insieme per formare i beneficiari sulle competenze digitali di base e avanzate e migliorare così la loro condizione professionale.

Nel complesso sono 252 gli attori coinvolti tra soggetti non profit, enti del terzo settore, soggetti pubblici, Università, ecc. Inoltre, per “In progresso” sono state coinvolte in totale 112 imprese come partner datori di lavoro con lavoratori a rischio sostituibilità.

“In poco più di un anno di attività sono stati assegnati in totale poco più di 35 milioni di euro per 13.390 beneficiari. I due bandi pubblicati nel 2023 prevedono il sostegno di 53 progetti che saranno avviati nel corso del prossimo anno. La trasformazione digitale deve riguardare tutta la popolazione”. E’ il presidente del Fondo per la Repubblica Digitale Giovanni Fosti a tracciare un bilancio di questo primo anno di attività dell’impresa sociale, frutto della partnership tra pubblico e privato sociale (Governo e Associazione di Fondazioni e di Casse di risparmio – Acri) e che amministra il fondo nell’ambito degli obiettivi di transizione digitale previsti dal Pnrr.

Un successo che ha spinto il Dipartimento per la trasformazione digitale della Presidenza del consiglio dei ministri a sostenere ulteriormente il Fondo con 70 milioni di euro di credito di imposta per il 2024, prevedendo l’attivazione di nuovi percorsi formativi. “Si tratta di un impegno concreto, da parte del Governo, per fare in modo che nessuno venga lasciato indietro nell’era dell’innovazione tecnologica e per assicurare a tutti l’opportunità di sviluppare competenze digitali essenziali” ha dichiarato il Sottosegretario alla Presidenza del Consiglio con delega all’Innovazione Tecnologica Alessio Butti.

Fonte: Clara Capponi CSVnet

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