Celebrare la giornata della donna in modo anomalo, in una sala che rappresenta la città di Catanzaro, la Sala del Consiglio Comunale, gentilmente offerta dal Sindaco Abramo. Una riunione confidenziale tra amici e giovani studenti del Liceo Classico. Infatti, l’incontro organizzato dalla presidente dell’Associazione Opportunità, Norma Aleni, aveva l’obiettivo d’intervistare sei donne della città che, tra vincite e sconfitte, hanno raggiunto quello che si erano prefisso: un percorso lavorativo di successo. Le intervistate sono state una dirigente del Ministero della Giustizia, la dottoressa Angela Paravati, direttrice del carcere di Siano. Una politica, Wanda Ferro, conosciuta per le sue esperienze amministrative negli Enti locali. Un’imprenditrice, Maria Moniaci, proprietaria di uno dei centri di dimagrimento ed estetica più importanti del sud Italia. Un medico, Marika Galati, dirigente responsabile dell’Unità operativa Talassemia e Diagnosi Prenatale. Una docente di filosofia, Rosa Gareri, del Liceo classico di Catanzaro. Una funzionaria della Regione Calabria, dott.ssa Alessandra Magro, conosciuta tra gli studenti della città per le sue docenze nei progetti Pon Scuola. Le presenti hanno risposto a tutte le domande in modo sincero ed esauriente con tono intimo, ma riservato, toccando la sensibilità del pubblico, soprattutto quello giovanile. Alle intervistate sono state poste domande sui loro sogni, sui successi, sugli errori, i sacrifici passati e i progetti futuri. Sempre confidenzialmente e con molta schiettezza. Un incontro che ha spinto i partecipanti a fare una lettura critica sulla condizione della donna, non solo in Calabria, ma in tutta Italia. Nella nostra regione, però, la differenza di genere si nota soprattutto in politica. Infatti mancano gli organismi di parità, la rappresentanza del genere femminile è quasi assente nell’apparato politico e, se qualcuna prova a fare il grande salto, incontra sulla propria strada mille difficoltà.
Toccante è stata la confessione di Wanda Ferro, che alle ultime elezioni regionali ha combattuto come una leonessa, pur sapendo che il tempo a sua disposizione fosse poco per girare, comunque, un territorio vasto. Ciononostante, con 200 mila voti di preferenza ora, per una legge regionale, che è uno schiaffo alla Democrazia, si ritrova, fuori dal Consiglio Regionale.
Ma la passione non si deve mai tradire ed ha dichiarato che rifarebbe nuovamente tutto ciò che ha già vissuto. Ha invitato i giovani a non tralasciare mai i sogni e di andare avanti nella vita, sempre, anche nelle situazioni più difficili. Il medico, Marika Galati, alla domanda come si pone davanti ad un caso drammatico in ospedale, ci ha confessato che è difficile non farsi coinvolgere, soprattutto per chi lavora in un reparto che ospita bambini e ragazzi. Per la Galati ogni azione deve essere accompagnata dalla sicurezza della conoscenza dei vari casi e della loro risoluzione. Certamente i medici non sono divinità, ma lei vive il suo lavoro con lo scopo ultimo di dimettere dal suo reparto quei ragazzi sani e più sereni.
Ha anche lanciato un consiglio agli studenti: quello di studiare sempre, perché la competenza fa sempre vincere. Solo attraverso la conoscenza si può aprire un varco nel mondo lavorativo. L’ignorante, anche se raccomandato, non potrà mai occupare un posto dove è necessaria la competenza.
Un incontro diverso, culturalmente spontaneo, che ha toccato anche i temi della giustizia, trattati dal Direttore del carcere di Siano. A lei gli studenti, interagendo nel suo discorso, con molta sincerità, hanno chiesto se non avesse paura di visitare le sezioni dove sono ospitati i detenuti.
La professoressa Gareri, rispondendo alle domande, ha ironizzato su molti personaggi mitologici, rendendo facilmente comprensibile ai presenti come divinità greche maschili avessero più difetti delle donne, tant’è che lo stesso Zeus provava invidia per la gravidanza. L’imprenditrice Maria Moniaci Riccelli, rispondendo alle varie domande, ci ha informato delle grandi difficoltà, che aumentano se si è donna, quando si fa impresa. Agli studenti che le hanno chiesto se è stata mai oggetto di tangenti, richiesta di denaro per protezione, con molta sincerità ha risposto affermativamente. Anzi, per aver denunciato, una volta le hanno persino incendiato il centro. Alessandra Magro, in rappresentanza della pubblica amministrazione, ci ha confidato come gli organismi di parità siano fino ad ora stati deludenti, ma, comunque, restano importanti, finché continueranno ad esistere stereotipi e pregiudizi sulla figura femminile. Deve necessariamente cambiare la società con una cultura che parli di persona umana. Solo così si valuterà la capacità, l’intelligenza, indipendentemente dal genere. Solo così l’uomo non si sentirà tanto padrone da oggettivizzare la donna.
Norma Aleni