Crescono gli studenti disabili, sono 156 mila: al Sud più alunni non autonomi

Rapporto Istat sull’integrazione: nell’anno 2015-2016 nella scuola primaria sono oltre 88 mila, nella secondaria di I grado superano i 67 mila. Oltre 82 mila gli insegnati di sostegno: l’8% delle famiglie nella primaria e il 5% nella secondaria ha presentato ricorso per ottenere l’aumento delle ore.
Nell’anno scolastico 2015-2016 gli alunni con disabilità sono circa 156 mila, in crescita costante rispetto al passato: 88.281 nella scuola primaria (il 3% del totale degli alunni, erano il 2,1% nell’anno scolastico 2001-2002) e 67.690 nella scuola secondaria di I grado (il 4% del totale, 2,6% nel 2001-2002). Lo comunica l’Istat nel rapporto sull’integrazione degli alunni con disabilità nelle scuole primarie e secondarie di primo grado.
La percentuale più elevata si riscontra in Abruzzo e in Sicilia per la primaria (3,6%) e ancora in Abruzzo per la secondaria di primo grado (4,8%), mentre la percentuale minore si registra in Basilicata (il 2,3% degli alunni della scuola primaria e 2,7% di quelli della scuola secondaria di primo grado). I maschi rappresentano più del 65% degli alunni con disabilità in entrambi gli ordini scolastici. L’età media si attesta a 8,7 anni nella scuola primaria ed è pari a 12,5 anni per quelli che frequentano la scuola secondaria di primo grado e risente di una maggiore permanenza nella scuola oltre l’età prevista.
Nel Mezzogiorno più alunni non autonomi. Nella scuola primaria il 7,8% degli alunni con disabilità non è autonomo in nessuna attività (spostarsi, mangiare o andare in bagno), mentre il 20,4% non lo è  in almeno una di esse. Nelle scuole secondarie di primo grado le  percentuali sono rispettivamente del 14,8% e del 5,8%. Nelle scuole primarie, inoltre, il 12,9% degli alunni con disabilità non è autonomo nello spostarsi all’interno dell’edificio scolastico, una percentuale che scende all’11,6% nella scuola secondaria di primo grado. Nella primaria si registra anche la percentuale più elevata di alunni con disabilità non in grado di mangiare da soli (9,6% contro il 6,5% di quelli della scuola secondaria di primo grado) e non autonomi nell’andare in bagno (19,1% contro il 13,4% della scuola secondaria di primo grado). E rispetto al resto d’Italia è nel Mezzogiorno che si riscontra una maggiore presenza di alunni con problemi di autonomia, mentre la quota più bassa si registra nelle regioni del Nord. La disabilità intellettiva, i disturbi dell’apprendimento e quelli dello sviluppo rappresentano i problemi più frequenti negli alunni con disabilità in entrambi gli ordini scolastici considerati.
Gli insegnanti di sostegno rilevati dal Miur sono più di 82 mila, 1 ogni 2 alunni con disabilità. Nelle regioni del Mezzogiorno si registra il maggior numero di ore medie di sostegno settimanali assegnate. Circa l’8% delle famiglie di alunni della scuola primaria e il 5% della secondaria ha presentato negli anni un ricorso per ottenere l’aumento delle ore di sostegno. Il 16% degli alunni con disabilità della scuola primaria ha cambiato insegnante di sostegno durante l’anno scolastico, il 19% nella scuola secondaria di primo grado. Il 42% degli alunni della scuola primaria ha cambiato l’insegnante di sostegno rispetto all’anno precedente, mentre nella scuola secondaria di primo grado ciò accade nel 36% dei casi. Gli assistenti educativi culturali o gli assistenti ad personam svolgono, in media, circa 10 ore settimanali in entrambi gli ordini scolastici, con forti differenze tra Nord e Sud.
Sono in media il 10% gli alunni con disabilità che non partecipano alle uscite didattiche brevi senza pernottamento organizzate dalla scuola. La partecipazione alle gite d’istruzione con pernottamento risulta invece più difficoltosa: nella scuola secondaria di primo grado non partecipano il 20% degli alunni con sostegno; nella scuola primaria la percentuale si attesta all’8%. (DIRE)
Fonte Redattore Sociale
 

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