Nel corso dell’approvazione del bilancio preventivo 2019 del Centro Servizi al Volontariato della provincia di Catanzaro – avvenuta all’unanimità da parte dell’assemblea dei soci riunita all’Hotel Guglielmo martedì scorso – si è parlato di cambiamento. L’anno che verrà, infatti – come hanno ampiamente spiegato il presidente del CSV, Luigi Cuomo, il vicepresidente Guglielmo Merazzi ed il direttore Stefano Morena – rappresenterà una svolta nell’assetto territoriale dei CSV calabresi, e di quelli dell’area centrale in particolare.
Nel nuovo anno, infatti, si provvederà alla modifica dello statuto del CSV di Catanzaro in modo da consentire a tutti gli effetti il processo di accorpamento dei CSV di Crotone e di Vibo Valentia già avviato. Dalla lettura del bilancio (al quale anche il Collegio dei Revisori, rappresentato dalla presidente Lucia Tiriolo, ha dato parere favorevole) ad opera del responsabile dell’area consulenza Giuseppe Merante, si è evinto inoltre che parte del piano formativo sarà programmata di concerto con i CSV di Crotone e di Vibo Valentia, in virtù delle indicazioni riportate dall’Organismo Nazionale di Controllo che si sta adoperando per l’accreditamento dei CSV in base alle nuove norme del Codice del Terzo Settore. E’ un processo di cambiamento ormai inarrestabile quello che i CSV – tenuti con le nuove norme ad erogare servizi finalizzati a promuovere il volontariato in tutti gli enti del Terzo Settore – stanno attraversando, specie se coinvolti in processi aggregativi. E il costituendo asse Catanzaro-Crotone-Vibo Valentia della Calabria centrale rappresenta di certo un segnale importante di coinvolgimento e di superamento degli sterili localismi che caratterizzano la regione Calabria, un primo passo verso il Centro unico che prenderà corpo da qui a tre anni.
Ufficio stampa CSV Catanzaro