E’ stato presentato il 28 dicembre scorso alla Camera di Commercio di Catanzaro il progetto “Nessuno escluso” ideato dall’associazione “Sport Ring Catanzaro” e finanziato dalla Presidenza del Consiglio dei Ministri – ufficio per lo sport -grazie alla collaborazione congiunta di diversi enti come il Centro della Giustizia Minorile di Catanzaro e organizzazioni non profit come la Fondazione UALSI e l’associazione Arte di Parte, e il supporto e assistenza tecnica di Cantieri di Imprese.
All’incontro hanno partecipato, dopo i saluti istituzionali del presidente della Camera di Commercio di Catanzaro Daniele Rossi, il presidente dell’associazione Sport Ring di Catanzaro, Paolo Morace, il consulente per lo sport di pugilato Nicola Brutto, la dirigente del Centro Giustizia Minorile Isabella Mastropasqua, la fondazione UALSI con don Alfonso Velonà, il comune di Catanzaro con gli assessori Domenico Cavallaro e Danilo Russo, il professore universitario Antonio Ammendolia e Stefania Mandaliti del Centro Ascolto “Stella del mare”. Ha moderato l’incontro Pietro Marino, presidente nazionale del Movimento Vita Ambiente.
Il progetto #NESSUNOESCLUSO prevede la pratica dello sport di una delle più antiche arti di difesa personale, ovvero il pugilato, come mezzo di integrazione sociale, di promozione di valori delle pari opportunità e di contrasto ad ogni forma di discriminazione.
Il progetto nasce dai bisogni emersi dal tessuto socioeconomico della provincia catanzarese e si sofferma sull’inclusione sociale, sulla rivalsa sociale, sul benessere psicofisico e nutrizionale, sul trattamento socio-educativo, sui percorsi di rieducazione dell’utenza in carico ai servizi minorili della giustizia, sulle politiche attive del lavoro, di autoimpiego e autoimprenditorialità.
Inoltre Il progetto prevede il coinvolgimento di diverse organizzazioni come la federazione pugilistica italiana, il Comune di Catanzaro, l’Università “Magna Graecia” di Catanzaro, la Camera di Commercio di Catanzaro, gli istituti superiori e i soggetti attivi del terzo settore.
I destinatari del progetto sono i minori con disagio, gli adolescenti appartenenti a nuclei familiari in difficoltà economica, i giovani immigrati, le donne vittime di atti di violenza, i soggetti con disabilità.
La finalità del progetto, infatti, è quella di coinvolgere mediante l’attività sportiva tutte le persone che versano in situazioni di disagio dovuto ai complessi contesti territoriali di periferia, alle situazioni familiari, alle difficoltà economiche, alle discriminazioni razziali, alla delinquenza minorile, all’immigrazione.