Definizione e aggiornamento dei livelli essenziali di assistenza

Sulla Gazzetta Ufficiale n. 65 del 18 marzo 2017 è stato pubblicato il Decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri 12 gennaio 2017, “Definizione e aggiornamento dei livelli essenziali di assistenza, di cui all’articolo 1, comma 7, del decreto legislativo 30 dicembre 1992, n. 502”.
Il provvedimento si compone di 64 articoli e 18 allegati.
I livelli essenziali di assistenza riguardano la prevenzione collettiva e sanità pubblica, l’assistenza distrettuale e l’assistenza ospedaliera.
Per ciascuno di questi ambiti il decreto e gli allegati individuano nel dettaglio i servizi e le prestazioni che rientrano nei Lea.
Vediamo più da vicino l’elenco delle attività e dei servizi:
Prevenzione collettiva e sanità pubblica
In questo ambito il SSN garantisce, attraverso i propri servizi e avvalendosi di pediatri convenzionati, le seguenti attività:
– sorveglianza, prevenzione e controllo delle malattie infettive e parassitarie, inclusi i programmi vaccinali;
– tutela della salute e della sicurezza degli ambienti aperti e confinati;
– sorveglianza, prevenzione e tutela della salute e sicurezza sui luoghi di lavoro;
– salute animale e igiene urbana veterinaria;
– sicurezza alimentare – tutela della salute dei consumatori;
– sorveglianza e prevenzione delle malattie croniche, inclusi la promozione di stili di vita sani ed i programmi organizzati di screening, e la sorveglianza e prevenzione nutrizionale;
– attività medico legali per finalità pubbliche.
Assistenza distrettuale
In questo ambito rientrano:
– assistenza sanitaria di base
– emergenza sanitaria territoriale
– assistenza farmaceutica
– assistenza integrativa
– assistenza specialistica ambulatoriale
– assistenza protesica
– assistenza termale
– assistenza sociosanitaria domiciliare e territoriale
– assistenza sociosanitaria residenziale e semiresidenziale.
Assistenza sociosanitaria
Vi rientrano le seguenti attività:
– cure domiciliari;
– cure palliative domiciliari;
– assistenza sociosanitaria a minori, donne, coppie, famiglie;
– assistenza sociosanitaria a minori con disturbi in ambito neuropsichiatrico e del neurosviluppo;
– assistenza sociosanitaria a persone con disturbi mentali;
– assistenza sociosanitaria a persone con disabilità;
– assistenza sociosanitaria a persone con dipendenze patologiche;
– assistenza residenziale extraospedaliera ad elevato impegno sanitario;
– assistenza residenziale e semiresidenziale a persone non autosufficienti;
– assistenza residenziale a persone nella fase terminale della vita;
– assistenza semiresidenziale e residenziale a minori con disturbi in ambito neuropsichiatrico e del neurosviluppo;
– assistenza semiresidenziale e residenziale a persone con disturbi mentali;
– assistenza semiresidenziale e residenziale a persone con disabilità:
– assistenza semiresidenziale e residenziale a persone con dipendenze patologiche.
Assistenza ospedaliera
Nell’ambito dell’assistenza ospedaliera i nuovi Lea abbracciano le seguenti attività:
– pronto soccorso
– ricovero ordinario per acuti
– day surgery
– day hospital
– riabilitazione e lungodegenza post acuzie;
– attività trasfusionali
– attività di trapianto di cellule, organi e tessuti
– centri antiveleni (CAV).
Assistenza specifica a particolari categorie
Nei Lea rientrano infine anche attività di assistenza a particolari categorie di soggetti:
– assistenza agli invalidi;
– persone affette da malattie rare;
– persone affette da malattie croniche e invalidanti;
– persone affette da fibrosi cistica;
– nefropatici cronici in trattamento dialitico;
– persone affette da Morbo di Hansen;
– persone con infezione da HIV/AIDS;
– persone detenute ed internate negli istituti penitenziari e minorenni sottoposti a provvedimento penale;
– assistenza specialistica ambulatoriale per le donne in stato di gravidanza e a tutela della maternità;
– persone con disturbi dello spettro autistico;
– assistenza sanitaria all’estero;
– cittadini di Stati non UE iscritti al Servizio sanitario nazionale;
– cittadini di Stati non UE non in regola con il permesso di soggiorno.
Tra le principali novità dei nuovi Lea:
1) Il nuovo nomenclatore della specialistica ambulatoriale, aggiornato, include prestazioni tecnologicamente avanzate ed elimina quelle ormai obsolete.
Vengono introdotte numerose procedure diagnostiche e terapeutiche che prima avevano carattere quasi “sperimentale” oppure erano eseguibili in sicurezza solo in regime di ricovero, ma che oggi sono entrate nella pratica clinica corrente e possono essere erogate in ambito ambulatoriale.
Sono individuate tutte le prestazioni di procreazione medicalmente assistita (PMA) che saranno erogate a carico del Servizio sanitario nazionale (fino ad oggi erogate solo in regime di ricovero).
Rivisto anche l’elenco delle prestazioni di genetica, ed è introdotta la consulenza genetica.
Sono introdotte prestazioni di elevatissimo contenuto tecnologico (adroterapia) o di tecnologia recente (enteroscopia con microcamera ingeribile, radioterapia stereotassica).
2) Il nuovo nomenclatore dell’assistenza protesica consentirà, tra l’altro, di prescrivere:
– ausili informatici e di comunicazione (inclusi i comunicatori oculari e le tastiere adattate per persone con gravissime disabilità);
– apparecchi acustici a tecnologia digitale , attrezzature domotiche e sensori di comando e controllo per ambienti (allarme e telesoccorso);
– posaterie e suppellettili adattati per le disabilità motorie, barella adattata per la doccia, scooter a quattro ruote, carrozzine con sistema di verticalizzazione, carrozzine per grandi e complesse disabilità, sollevatori fissi e per vasca da bagno, sistemi di sostegno nell’ambiente bagno (maniglioni e braccioli), carrelli servoscala per interni;
– arti artificiali a tecnologia avanzata e sistemi di riconoscimento vocale e di puntamento con lo sguardo.
3) Il provvedimento prevede un consistente ampliamento dell’elenco delle malattie rare, realizzato mediante l’inserimento di più di 110 nuove entità tra singole malattie rare e gruppi di malattie Ad esempio, sono inserite nell’elenco: la sarcoidiosi, la sclerosi sistemica progressiva, la miastenia grave. Da notare come le prestazioni concernenti le malattie rare sono erogate in regime di esenzione.
4) Importanti revisioni sono apportate anche all’elenco delle malattie croniche. Ad esempio:
– sono introdotte sei nuove patologie esenti: sindrome da talidomide, osteomielite cronica, patologie renali croniche, rene policistico autosomico dominante, endometriosi negli stadi clinici “moderato” e “grave”, broncopneumopatia cronico ostruttiva negli stadi clinici “moderato”, “grave” e “molto grave”;
– vengono spostate tra le malattie croniche alcune patologie già esenti come malattie rare, quali: malattia celiaca, sindrome di Down, s. Klinefelter, connettiviti indifferenziate.
5) Sono introdotti nuovi vaccini (come: anti-Papillomavirus, anche agli adolescenti maschi, anti- Pneumococco, anti-Meningococco).
6) Lo screening neonatale, estenso a tutti i nuovi nati, è introdotto per la sordità congenita e la cataratta congenita.
7) Viene previsto l’inserimento dell’endometriosi nell’elenco delle patologie croniche ed invalidanti, negli stadi clinici “moderato” e “grave”. Di conseguenza, si riconosce alle pazienti il diritto ad usufruire in esenzione di alcune prestazioni specialistiche di controllo.
8) La celiachia diviene, da malattia rara, una malattia cronica. Ciò in quanto il percorso diagnostico di tale patologia non risulta, ad oggi, tortuoso, lungo e oneroso come avviene per i malati rari.
Inoltre, sono mantenute in esenzione tutte le prestazioni di specialistica ambulatoriale comprese nei LEA, utili al monitoraggio della patologia e alla prevenzione delle complicanze e degli eventuali aggravamenti. Viene mantenuta la disciplina della concessione degli alimenti ai celiaci.
9) Nei Lea è inserita la diagnosi precoce, la cura e il trattamento individualizzato dei disturbi dello spettro autistico.
10) Viene previsto l’inserimento nel nomenclatore della specialistica ambulatoriale di tutte le prestazioni necessarie nelle diverse fasi concernenti la procreazione medicalmente assistita, omologa ed eterologa.
Tutte le prestazioni di raccolta, conservazione e distribuzione di cellule riproduttive finalizzate alla procreazione medicalmente assistita eterologa sono a carico del Servizio sanitario nazionale.
Per maggiori dettagli sulle novità dei Lea, leggi gli approfondimenti su Quotidianosanità.
Decreto Presidente Consiglio dei Ministri 12 gennaio 2017
http://www.altalex.com
http://www.quotidianosanita.it
fonte: nonprofitonline.it

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