Doni per tutti all'Epifania di Assoagry

L’aumento del numero delle famiglie assistite dai volontari di “Assoagry” ha fatto sì che anche la tradizionale festa dell’Epifania dell’associazione, giunta alla quarta edizione, sia stata accolta da partecipanti sempre più numerosi.
E non è stata solo una festa per bambini, ma un momento di incontro tra famiglie, che per la prima volta hanno superato le iniziali ritrosie che accompagnano chi si trova in una situazione di indigenza, anche temporanea, ed hanno stretto amicizia con quanti condividono le stesse difficoltà. Per Nancy Aranzalez, la segretaria nonché “l’anima” dell’associazione che ha sede ad Amato, è questo un vero “traguardo”, perché la riservatezza delle famiglie, così tanto salvaguardata dai volontari, non dev’essere intesa come “chiusura” determinata da un pur comprensibile senso di vergogna. La consapevolezza di non essere soli contribuisce, anzi, a sentirsi più forti, ed anche più “liberi” di esprimersi e di fare nuove amicizie: e così è stato in occasione della giornata dell’Epifania, alla presenza dell’immancabile Befana (impersonata da Mirella Masciari), durante la quale, oltre al buffet di pizze e dolci, c’è stata la distribuzione di caramelle e giocattoli ai bambini, ma anche di vestiti nuovi (donati da alcuni esercizi commerciali), e suddivisi per taglie, ai genitori.  Ad allietare ancora di più la giornata i giochi di gruppo di origine colombiana animati dalla Aranzalez per far partecipare piccoli e grandi: un modo per stringere nuove relazioni tra famiglie e per far sentire protagonisti genitori e figli in un clima di festa e di solidarietà.
Ed è all’insegna della convivialità che “Assoagry” promuoverà nel corso dell’anno diversi pranzi sociali tra le cento famiglie assistite, allo scopo di unire italiani e stranieri attraverso lo scambio di pietanze preparate con le proprie mani. “La convenzione siglata con la Coop e la cella frigorifera ottenuta dalla Regione ci consentono di distribuire cibi freschi ogni giorno ai nostri assistiti. Solo a dicembre abbiamo toccato le sei tonnellate – spiega Nancy Aranzalez, che ha fondato l’associazione assieme al marito Vittorio Corrado – Possiamo anche contare sull’apporto delle nostre volontarie, che io definisco “rammendatrici del cibo” quando si impegnano a riparare la busta rotta della pasta o la lattina ammaccata che la Coop sarebbe tenuta a smaltire, e che invece noi provvediamo a distribuire. I nostri assistiti, ai quali a turno consegniamo carne, pesce, formaggi, yogurt e quant’altro, si ritrovano oggi ad avere i frigoriferi pieni e a poter contare su una dieta diversificata e più salutare, tanto da mettere da parte anche qualcosa per chi sta peggio. Assistiamo così alla nascita di una nuova coscienza solidale che ci ripaga ampiamente dei sacrifici affrontati”.
 

                                                                                         Ufficio stampa CSV Catanzaro

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