Droghe, in Ue aumentano i morti per overdose e dilagano nuove sostanze

Rapporto dell’Osservatorio di Lisbona. Nel 2015 i morti per overdose sono principalmente maschi (78%), età media 38 anni. Nel 79% dei casi la causa è l’eroina. Nel 2016, 66 nuove sostanze psicoattive sono state rilevate per la prima volta tramite il Sistema di allerta precoce dell’Ue.
MILANO – Se ne parla poco, ma in Europa si continua a morire di droga. I casi di overdose sono in aumento: nel 2015 i decessi registrati sono stati 8.441, il 6% in più rispetto all’anno precedente. Non solo. Ogni anno ci sono nuove sostanze psicoattive in commercio e si stanno diffondendo oppioidi sintetici (che imitano gli effetti di eroina e morfina) “estremamente potenti”. È questo il quadro che emerge dal Rapporto 2017 dell’Osservatorio europeo delle droghe e delle tossicodipendenze, presentato oggi a Bruxelles. “L’impatto della droga continua a rappresentare una sfida significativa per le società europee – afferma Dimitris Avramopoulos, commissario europeo per migrazione, affari interni e cittadinanza -. Oltre 93 milioni di europei hanno provato una droga illecita nella loro vita e i decessi per overdose sono in crescita per il terzo anno di seguito. Mi preoccupa soprattutto che i giovani siano esposti a molte nuove droghe pericolose. Tra il 2009 e il 2016, in Europa sono già stati individuati 25 oppioidi estremamente potenti: per produrre molte migliaia di dosi bastano piccole quantità di queste sostanze, che costituiscono così una crescente minaccia per la salute”. Il Rapporto tiene in considerazione i dati dei Paesi dell’Unione europea, della Norvegia e della Turchia.
I morti per overdose sono principalmente maschi (78%), età media 38 anni. Il 79% è morto per eroina. “Come negli anni precedenti, Regno Unito (31 %) e Germania (15 %) coprono insieme circa la metà del totale europeo – si legge nel rapporto -. Tra il 2007 e il 2015 il numero di decessi per overdose è aumentato tra i consumatori più vecchi ma è diminuito tra i giovani. Tale numero rispecchia l’invecchiamento dei consumatori di oppiacei in Europa, i quali sono esposti al più elevato rischio di decesso per overdose. Tuttavia, il 10 % dei casi di overdose ha un’età inferiore ai 25 anni e di recente si è registrato un lieve incremento nel numero di decessi per overdose segnalati tra i giovani con meno di 25 anni in alcuni paesi quali Svezia e Turchia”.
Le nuove sostanze psicoattive “rimangono una sfida considerevole per la sanità pubblica in Europa”. Non sottoposte ai controlli antidroga internazionali, comprendono un vasto assortimento di sostanze sintetiche, fra cui cannabinoidi, catinoni, oppioidi e benzodiazepine. “Nel 2016, 66 nuove sostanze psicoattive sono state rilevate per la prima volta tramite il Sistema di allerta precoce dell’UE (Ews), al ritmo di più di una a settimana”. Complessivamente ora sono monitorate 620 nuove sostanze psicoattive (rispetto alle circa 350 del 2013). “Stiamo constatando una maggiore clandestinizzazione delle vendite di queste sostanze – afferma il direttore dell’Osservartorio, Alexis Goosdeel, – con transazioni realizzate online o sul mercato delle sostanze illecite e abbiamo assistito alla recente comparsa di alcune sostanze estremamente potenti, associate a decessi e gravi intossicazioni”. Nel 2015, quasi 80mila sequestri di nuove sostanze psicoattive sono stati segnalati attraverso l’Ews.
La terza grande sfida per le istituzioni dei Paesi europei è rappresentata dai nuovi oppioidi sintetici. “Pur rappresentando una piccola quota di mercato -si legge nel Rapporto-, sempre più fonti riferiscono della comparsa di queste sostanze e dei danni che causano, fra cui intossicazioni non letali e morti. Venticinque nuovi oppioidi sintetici sono stati rilevati in Europa tra il 2009 e il 2016 (18 di questi erano fentanili). Grazie al fatto che bastano piccole quantità di sostanza per produrre molte migliaia di dosi da strada, i nuovi oppioidi sintetici sono facili da nascondere e trasportare e rappresentano una sfida per le agenzie di controllo antidroga, oltre ad essere un prodotto potenzialmente attraente per la criminalità organizzata. Sono disponibili in varie forme — principalmente polveri, compresse e capsule — ma alcuni sono ora disponibili sotto forma di liquidi e vengono venduti come spray nasali”. (dp)
Fonte Redattore Sociale

Stampa o condividi