Avviati gli incontri formativi per volontari dei Centri Ascolti Vincenziani

Nell’ambito del progetto nazionale “For the People” dei Gruppi di Volontariato Vincenziano A.I.C. Italia, con il sostegno di Fondazione con il Sud, anche per la Regione Calabria è partita la quarta azione “Teniamoci per Mano”.
La micro-azione regionale prevede il corso di formazione regionale “Il Centro di Ascolto: una risorsa per la comunità” rivolto ai Volontari Vincenziani ed in generale agli operatori pastorali, finalizzato al rafforzamento delle competenze comunicative e relazionali di chi quotidianamente opera nei Centri di Ascolto a sostegno delle persone fragili. Nella micro-azione è contenuto anche  il laboratorio formativo “Il diario di salute della famiglia: stare bene genitori e figli” , che vuole essere uno spazio di promozione del benessere familiare, offerto ai genitori ed ai loro figli, in cui si lavora sulle proprie risorse individuali e sull’acquisizione di nuove competenze emotive e  relazionali.
Il 9 marzo  si è tenuto presso la parrocchia “San Giovanni Battista” di Santa Eufemia, Lamezia Terme, il primo dei cinque incontri formativi che porterà all’apertura o all’implementazione dei Centri di Ascolto Vincenziani per la Famiglia nei territori di  Catanzaro e Lamezia Terme.
L’incontro, dal titolo “Dal Centro di Ascolto Vincenziano per la famiglia alla visita domiciliare: caratteristiche e specificità” è stato condotto dal formatore, nonché assistente spirituale regionale, padre Giuseppe Martinelli, che è riuscito a suscitare l’interesse dei volontari.
Padre Giuseppe, dopo la preghiera iniziale, ha posto l’attenzione prima di tutto sull’immagine che si deve tenere a mente per realizzare  un Centro di Ascolto con lo spirito Vincenziano. Tale immagine è quella del popolo di Israele che quando prega utilizza il termine Shemà (“ascolta”), ascolta Israele, a dimostrazione dell’apertura dell’uomo all’altro.
È questa la prima caratteristica che va ad identificare un Centro di Ascolto Cristiano, l’apertura all’altro attraverso l’ascolto.
Un ascolto, sottolinea Padre Giuseppe che è diverso dall’udire, è un atteggiamento volontario,  è un ascolto attivo non passivo. Coloro che fanno parte di un Centro di Ascolto testimoniano che c’è una Comunità disposta ad “ascoltare” l’altro. Ascoltare infatti è un bisogno, San Vincenzo la chiamava la “compartecipazione” alla vita dell’altro, che è diversa dalla commiserazione.
Accogliere, ascoltare e orientare le persone in difficoltà, sono questi i capisaldi della spiritualità Vincenziana.  Il Centro di ascolto non è solo un luogo per raccogliere le informazioni, ma per orientare ossia incominciare un cammino insieme, individuando i bisogni reali.
Nella risoluzione dei problemi, di fondamentale importanza è la presa in carico, cioè il farsi carico dell’altro dandogli la possibilità di farcela da solo,  nei limiti delle proprie forze e competenze.
Ha concluso l’incontro la referente regionale del progetto “For the People”, Mariapaola Galiano, che ha ribadito l’importanza dei Centri di Ascolto nei territori in quanto “esperienza di accoglienza e di inclusione, nonché possibilità per ogni persona di sentirsi parte di una comunità”.
Tale esperienza aiuterà i GVV anche nella diffusione del numero verde nazionale 06 322 0821, rivolto a chi si trova in uno stato di bisogno.
La persona verrà infatti subito messa in contatto con il GVV a lei più vicina.
 

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