Il processo di accorpamento dei Centri di Servizio al Volontariato delle province di Catanzaro, Crotone e Vibo Valentia è già iniziato con la previsione di percorsi formativi comuni. Ma finora non era mai successo che tutti i componenti dei vari staff si ritrovassero a seguire un programma di formazione intensivo e residenziale: confrontarsi sulle metodologie di lavoro adottate nei rispettivi ambienti lavorativi, ed essere capaci di superarle in nome di una sinergia complessiva che si rende necessaria per la realizzazione del cambiamento in atto, non è per nulla semplice, proprio perché non è mai stata fatta prima.
Ma è ciò che la legge di riforma del Terzo Settore, e l’attività di rinnovamento in corso dei Centri di Servizio in Italia, impongono: e non è stato un caso che ci si sia affidati ad un formatore esterno, e del tutto qualificato con più di dieci anni di esperienza nel non profit, come Jacopo Brian Gazzola, nel tentativo di convergere lungo medesimi percorsi nonostante i differenti approcci metodologici. Il weekend formativo in Sila è stata l’occasione, dunque, per conoscersi e sperimentare nuove direzioni, a partire dalla definizione della “mission” che si vuole perseguire e della “vision” che permette di raggiungere l’obiettivo. Con la suddivisione in gruppi di lavoro, si è così cercato di focalizzare l’attenzione sulle priorità che i tre CSV dell’area centrale della Calabria dovranno essere in grado di individuare per favorire la partecipazione, la coesione sociale e la crescita culturale, e in termini di solidarietà, del territorio in cui si ritrovano ad operare.
Tutte le attività messe in campo per promuovere la costituzione di reti territoriali e per influire sulle politiche sociali non può prescindere da una visione “manageriale” aperta al futuro, che tenga conto delle prospettive reali e degli elementi valoriali che servono a dare risposte ai volontari degli enti del terzo settore che richiedono i servizi dei Centri. Riconoscere ciò che “dà valore” ai processi da avviare ed alle decisioni da prendere, in base al “margine” che deriva dalla scelta di quell’obiettivo rispetto ad un altro, è la vera “sfida” ai quali i Centri sono chiamati. Le giornate di formazione che ne seguiranno saranno finalizzate a questo, a partire dalla redazione della Carta dei Servizi comune.
Ufficio stampa CSV Catanzaro