Tempo, energie e conoscenze. E’ tutto ciò che i volontari mettono a disposizione degli altri, e quelli di Protezione Civile in particolare. Più di quattromila associazioni italiane, nate sulla scorta della Protezione Civile che come corpo organizzato ha visto la luce all’indomani dell’alluvione di Firenze nel 1966, si impegnano ogni giorno, anche a rischio della propria vita, per contenere i danni delle calamità naturali.
Ma molta parte la dedicano all’attività di prevenzione e di informazione che sortisce effetti positivi nella popolazione: i giovanissimi sono i destinatari privilegiati, essendo i più sensibili alle tematiche che attengono al rispetto dei luoghi e della natura, ed i più attenti (perché sensibilizzati già a scuola) ai comportamenti da tenere per salvaguardare la propria vita e quella degli altri. I campiscuola realizzati dal Centro Servizi al Volontariato della provincia di Catanzaro, in collaborazione con diverse associazioni del territorio e l’Unità Operativa della Regione Calabria, traggono origine da questa consapevolezza: e per la quarta edizione, in programma per il territorio di Catanzaro al Parco Li Comuni dal 27 al 30 giugno, è stato portato a termine un incontro formativo alla scuola media “Patari” finalizzato a stimolare l’interesse alla partecipazione tra tutte le classi. Al concorso, che verrà disciplinato da un’apposita commissione di docenti guidata dalla dirigente scolastica Annamaria Rotella, potranno accedervi tutti con un elaborato creativo sulla Protezione Civile, ma solo quindici saranno selezionati per aggiungersi ai trenta partecipanti complessivi delle quattro giornate di campo. Ed il successo delle edizioni precedenti fa ben ritenere che i quindici prescelti saranno davvero fortunati: “E’ un progetto che stiamo portando avanti per promuovere la partecipazione e la cittadinanza attiva tra i giovanissimi, che iniziano così a comprendere il valore immenso della gratuità e del dono di sé alla base del volontariato”, così ha commentato martedì scorso Giulia Menniti, referente dell’area promozione del CSV di Catanzaro, all’incontro con i ragazzi delle prime, seconde e terze classi della scuola “Patari”. Ad illustrare i contenuti dei campi sono stati invece Alessandro Tassoni, presidente dell’associazione “Geruv”, e Rossella Palermo, in rappresentanza del Gruppo Comunale di Protezione Civile: “Grazie al CSV di Catanzaro, che ha elaborato l’idea e sostiene i campi dal punto di vista economico, siamo riusciti ad offrire a ragazzi come voi l’opportunità di fare un’esperienza unica nel suo genere, perché segna chiunque vi partecipa”, ha affermato Tassoni. Del resto, la proiezione delle immagini racchiuse nel video girato durante il campo dell’anno scorso, che ha avuto luogo a Sellia Superiore, ha trasmesso il messaggio meglio di tante parole: ed anche la premessa della pratica di levare il cellulare ai partecipanti al momento della prima accoglienza – da tutti accolta con terrore – è stata poi spiegata nella sua valenza educativa. “I campi sono una lezione di vita, e ce lo dimostra il fatto che all’ultimo giorno i ragazzi non vogliono andare più via, dimenticandosi a volte anche il cellulare – ha chiarito Rossella Palermo – Al di là delle lezioni teoriche e pratiche che si alternano nelle varie giornate, i campi rappresentano un momento di condivisione e di crescita che non ha eguali: è un modo per entrare in empatia tra voi, ma anche con gli altri, specialmente con coloro che hanno vissuto sulla loro pelle i traumi di un’alluvione o di un terremoto. Già dormire nelle stesse tende in dotazione ai terremotati vi farà comprendere quanto basti poco per vedere stravolte la propria identità e la propria quotidianità”. E non è un caso che molti di quei ragazzi, oggi, siano diventati “volontari junior” a fianco degli stessi volontari, che per loro rimangono “maestri di vita”.
Ufficio stampa CSV Catanzaro