Si è realizzata nel pomeriggio di ieri, presso la Sala Consiliare della Provincia di Catanzaro, la presentazione del testo “Nel cuore della Città. Ricerca/azione nel Centro storico di Catanzaro”, testo scritto da Antonella Aletta (che collabora con Fondazione Città Solidale dal 1999 ed è attualmente componente del suo Comitato Scientifico). Il testo è frutto di un lavoro di ricerca progettato dal Comitato Scientifico di Fondazione Città Solidale, che si è posto l’obiettivo di fotografare la realtà catanzarese intervistando circa 200 persone, sia comuni cittadini, che referenti istituzionali, su alcuni temi ritenuti essenziali: spopolamento, immigrazione, povertà, criminalità, criticità ed opportunità, valorizzazione del territorio. La moderatrice Roberta Critelli (di Fondazione Città Solidale), ha introdotto l’intervento di Antonio De Marco (Dirigente dell’unità di progetto Agenda Urbana Por Calabria 2020), che ha portato i saluti istituzionali del Comune di Catanzaro (il Sindaco era assente per impegni sopraggiunti). Successivamente, Antonio Cavallaro, referente della casa editrice Rubbettino che ha pubblicato il testo, ha messo in luce come molte volte nella nostra realtà più dei fatti oggettivi contino le percezioni, le sensazioni che ognuno sperimenta, molto spesso sotto l’influenza dei media. Una realtà che emerge chiaramente nel testo in cui, per ogni tema trattato, le percezioni dei cittadini raccolte nelle interviste vengono intrecciate con i dati statistici. La città che è venuta fuori partendo dal testo e dalle riflessioni dei presenti è una Catanzaro che, pur avendo al suo interno sacche di povertà, riesce a essere ancora una città vivibile, anche per un passato di benessere, così come ha messo in evidenza Alberto Scerbo (Docente di Filosofia del Diritto all’UMG), che ha curato la prefazione del testo e che ha detto: «Sono un catanzarese che ha vissuto la propria città sempre con occhio molto critico, ma che riesce a rintracciare in essa delle vere e proprie ricchezze, come per esempio il polo Universitario che è considerato un centro di eccellenza non solo a livello nazionale, ma anche internazionale, per quanto riguarda gli studi giuridici e di medicina. Ma è anche una città che sta lentamente perdendo la sua identità». Una città che vive a volte di contraddizioni, come emerso dal lavoro portato avanti da Antonella Aletta che ha spiegato come si è arrivati a questo testo, affermando anche: «Devo dire che questo lavoro di ricerca è stato possibile grazie al supporto del sociologo Charlie Barnao, supporto prezioso non solo perchè ci ha messo in grado di affrontare un lavoro di ricerca, per cui nessuno di noi era preparato, ma anche per i suggerimenti e gli incoraggiamenti continui. Le interviste sono state realizzate da sei ragazzi in Servizio Civile Nazionale, da me selezionate ed elaborate». I temi affrontati all’interno del testo sono temi importanti e che rientrano nella programmazione di Agenda Urbana POR Calabria 2020, che vedrà per la città di Catanzaro un investimento di 32 milioni di euro. Elemento, questo, messo in luce da Antonio De Marco: «Questo testo ha il merito di essere l’unico che riesce a descrivere la realtà catanzarese con un supporto scientificamente valido. Un lavoro che mancava a Catanzaro e che sicuramente poteva e può essere strumento per l’Agenda Urbana, che si pone come obiettivo primario quello di riqualificare il Centro Storico di Catanzaro dal punto di vista strutturale, sociale e per quanto riguarda tutti gli aspetti di vivibilità che rendono una città a portata di uomo». A chiudere la serata, l’intervento di Padre Piero Puglisi, Presidente di Fondazione Città Solidale, che ha voluto sottolineare come sia essenziale per chi lavora nel sociale studiare e approfondire i problemi e le opportunità del territorio per offrire risposte significative ai cittadini di Catanzaro, soprattutto a quelli che vivono in situazioni di forte difficoltà. P. Puglisi ha inoltre presentato un nuovo volume della collana “I quaderni di Città Solidale”, dal tema “Qui non si tratta”, un libro che descrive il triste fenomeno della tratta per contrastare il quale Città Solidale lavora da anni nel territorio regionale, in collaborazione con la Regione Calabria ed altri Enti del Terzo Settore. Il volume da’ voce a diverse vittime di tratta che raccontano esperienze davvero mortificanti ed anche agli operatori di strada e dell’accoglienza che, ogni giorno, sono al loro fianco per restituire dignità e offrire opportunità per una vita migliore.