Come fare della propria vita un capolavoro: concluso il "life happening" del Mpv

Si è concluso domenica scorsa il 36° Life Happening ‘Vittoria Quarenghi’ del Movimento per la Vita italiano. L’iniziativa di formazione e vacanza, rivolta a giovani fino a 35 anni di età, ha avuto luogo dal 28 luglio al 4 agosto a Montepaone Lido, in provincia di Catanzaro, e ha visto la partecipazione di un centinaio di giovani provenienti da tutta Italia. Il titolo scelto per l’edizione di quest’anno – che ha avuto il patrocinio del Comune di Montepaone, del Centro servizi per il volontariato di Catanzaro e del Servizio nazionale per la pastorale giovanile della Cei – è stato “Masterpiece: il capolavoro sei tu. Le ragioni di una bellezza non in vendita”.
Dopo l’accoglienza ai partecipanti nella giornata di domenica 28, il Life Happening ha preso il via la mattina del lunedì con l’intervista di Pasqualino Pandullo, giornalista del Tgr Rai Calabria, a Marina Casini Bandini, presidente nazionale del Mpv, la quale ha nuovamente messo in guardia dai pericoli della «pervasiva cultura dello scarto, che incide profondamente sulle decisioni dei singoli», sia sul versante dell’aborto che per il fine vita.
Successivamente, Massimo Pandolfi, caporedattore centrale de Il Resto del Carlino, ha affrontato il tema della vita segnata dalla malattia, trattando il caso della sua associazione ‘L’inguaribile voglia di vivere’, club nato con l’intenzione di difendere e diffondere il valore della vita, in particolare nei confronti dei malati di Sla.
Infine, l’intervento di Giuliano Guzzo, sociologo, scrittore e blogger, e Andrea Tosini, giornalista e responsabile Nazionale comunicazione Mpv, che hanno provato a fornire ai ragazzi presenti i primi strumenti per riconoscere le trappole della disinformazione
Utero in affitto, disabilità e fine vita sono stati invece il filo conduttore delle giornate di martedì e mercoledì, attraverso due tavole rotonde che hanno visto gli interventi di Marco Lovato, giurista, e del sociologo Giuliano Guzzo, per la prima conferenza, moderata dal giornalista Claudio Venditti. La seconda tavola rotonda ha avuto come ospite Emmanuele Di Leo, presidente di Steadfast onlus, insieme alla giornalista del Sir e di Avvenire Emanuela Vinai. A completare il quadro, la videotestimonianza di Paolo Palumbo, il più giovane malato di Sla in Europa, .
Dopo la giornata libera del giovedì, i lavori sono ripresi venerdì 2 agosto con l’incontro “Il corpo donato, il corpo ferito”: due interventi curati da Claudio Larocca, presidente di FederViPA Piemonte-Valle d’Aosta, e da Francesca Bennati, psicologa e psicoterapeuta, attraverso i quali è stato possibile addentrarsi, da differenti punti di vista, nei complessi temi della sessualità e dei traumi legati all’aborto.
Sabato, a conclusione dell’evento, come è consuetudine da molti anni durante i Life Happening, si è invece tenuta la testimonianza dei membri dell’Equipe Nazionale Giovani del Mpv.
 
Parallelamente all’evento principale, si è svolta anche la Summer school di Bioetica, rivolta ai giovani di almeno 25 anni, nel corso della quale si sono approfondite le tematiche trattate durante le conferenze. Degna di nota, per questa iniziativa, la partecipazione di Cesare Mirabelli, giurista, presidente emerito della Corte Costituzionale e già vicepresidente del Consiglio Superiore della Magistratura. Mpv-Cav di Catanzaro e Federvita Calabria, hanno invece organizzato il Corso di avviamento al volontariato Cav, quale prima occasione per avviare alla formazione i futuri operatori dei Centri di aiuto alla Vita.
Soddisfazione è stata espressa dai responsabili nazionali giovani del Movimento per la Vita, Greta Gregoratti e Giuseppe Maria Forni, alla loro prima partecipazione ad un Life Happening in qualità di leader dell’Equipe. Per Gregoratti, il Life Happening di Montepaone Lido è stata «una bella esperienza di arricchimento interiore, molto sentita e molto intensa, durante la quale si sono create occasioni di confronto e dalla quale sono nate belle amicizie», mentre Forni, a conclusione dei lavori, ha dichiarato che «presto o tardi, nella vita di ciascuno di questi meravigliosi ragazzi germoglierà il seme che qui è stato gettato, facendone il capolavoro che sono».
 

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