Può un cieco guidare un altro cieco? La risposta è indubbiamente si

L’utilizzo errato delle parole può fare tanto male…condiziona le nostre scelte, specie quando si deve dare un nome alla discriminazione: ed ecco che abbondano i “disabili visivi”, i “videolesi” e quant’altro per definire, ad esempio, la cecità, che pur trova sintesi in un’unica e sintetica parola: cieco. E’ una parola che dice tutto e che rispecchia la dignità di chi vive tale condizione.
L’ha detto bene Ivan Dalia, pianista cieco dalla nascita divenuto famoso per il talento e la proverbiale ironia a seguito della partecipazione all’ “Italia’s got talent”, tra gli ospiti d’onore della quarta edizione celebrata venerdì sera dall’Unione Italiana Ciechi e Ipovedenti di Catanzaro, in occasione della 61^ Giornata Nazionale del Cieco. Ad accoglierlo, sul palco del Politeama, Luciana Loprete, presidente dell’UICI di Catanzaro, e il conduttore Domenico Gareri: oltre a lui, svariati ospiti sono stati chiamati a dare testimonianza della relazione intessuta con l’UICI per la crescita dell’intero territorio, dalla squadra del Catanzaro rappresentata dal presidente Floriano Noto all’Associazione Italiana Arbitri; dal sindaco di Soverato Alecci all’assessore di Catanzaro Russo; dal CSV di Catanzaro (in rappresentanza del quale sono intervenuti il presidente Cuomo e il direttore Morena) all’Avis provinciale (con Franco Parrottino) ed all’Univoc; da Angela Robbe, in virtù dell’impegno rivolto al sociale nei vari incarichi ricoperti, al Sovrintendente del Politeama Casadonte ed agli studenti del liceo artistico. Tutti sono stati premiati con gagliardetto, a riprova del percorso che l’UICI ha intrapreso da anni con le istituzioni, ma anche con le associazioni e le scuole, per diffondere la cultura della solidarietà e della partecipazione tra chi, come i non vedenti, è a rischio di esclusione sociale.
Può un cieco guidare un altro cieco?” è la domanda che faceva da filo conduttore dell’intera serata a sostegno dell’UICI. I ciechi, come ha ben spiegato la presidente Loprete, sono diffidenti di natura, ma se messi nelle condizioni di vedersi rispettati nella propria dignità, possono dare prova di abilità nascoste e incredibili. Lo hanno bene evidenziato il duo rappresentato da Giancarlo e Franca Gallo, che ha eseguito una coreografia davvero emozionante, e lo stesso coro dell’UICI, con la Loprete come solista, che ha fatto commuovere ed anche divertito nell’esecuzione di brani musicali attraverso la quale sa sempre rinnovarsi. E tra un’esibizione e l’altra – con Karol Mascaro al pianoforte, la possente voce di Anna Guerra, il Coro delle Voci Bianche del Politeama e l’incursione scanzonata de “I Soldi Spicci”, diventati ormai un fenomeno virale per la capacità di riproporre in maniera divertente la solita dualità uomo/donna – si è giunti a dare una risposta: si, un cieco può guidare un altro cieco, ma anche persone che normalmente vedono. Ed il perché è presto detto: i ciechi sviluppano potenzialità differenti che li aiutano a comprendere le varie situazioni prima degli altri, proprio perché hanno imparato ad andare oltre le semplici apparenze.
 
Ufficio stampa CSV Catanzaro

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