Sull'emigrazione il primo simposio del Mercante in Fiera calabrese

Battesimo de “Il Simposio del Mercante” con “Metà Africa Metà Europa. Storie di migrazione e integrazione” è il primo degli incontri organizzati nell’ambito della mostra “Il Mercante in Fiera Calabrese” di Luca Viapiana, curata da Stefano Morelli, visitabile gratuitamente fino al 7 gennaio 2020 al Centro Polivalente per i Giovani di Via Fontana Vecchia. L’incontro si svolgerà  venerdì 20 dicembre, alle ore 18, al Centro Polivalente. Un’idea che nasce pescando alcune delle carte dal mazzo, che raccontano frammenti di Calabria, di tradizioni, simboli, personaggi, di bellezze, vizi e virtù di questa terra. Ognuna delle 40 opere grafiche che compongono il nuovo progetto di Luca Viapiana rappresenta uno scrigno di tesori ed ombre da cui far nascere uno scambio di idee e visioni, di nuovi confini entro cui racchiudere alcuni fenomeni che contraddistinguono la nostra regione, nel bene e nel male.
Così, dall’immagine della carta n. 2, estratta dal mazzo, che fotografa in primo piano i Bronzi di Riace, restituiti dal mare e diventati una delle più importanti opere di interesse archeologico e artistico nel panorama italiano e internazionale, nasce l’idea di avviare un dibattito che vuole indagare il fenomeno che, sempre da quel Mediterraneo che Viapiana ci mostra scintillante d’azzurro, porta il nostro sguardo in linea con l’orizzonte, dove si scorge una nave carica di migranti.
Il dibattito, introdotto da Emanuele Stranges, si aprirà con il racconto delle graphic novel “Salvezza” e “A casa nostra – Cronaca da Riace”, edite da Feltrinelli Comics, di Marco Rizzo e Lelio Bonaccorso a cura di Emiliano
Lamanna, presidente di Venti d’Autore e proseguirà con gli interventi di Renato Scordamaglia, coordinatore regionale del Progetto Fami Calabria Accoglie 2.0, Barbara Rosanò e Alessandra Lobello, referenti della cooperativa sociale Meet Project, Kalhid Elsheikh e Ahmed Jama dell’associazione immigrati ASIM, e infine Nicola Pirone, presidente Filitalia International.  Lo sguardo sarà orientato verso l’attualità del fenomeno della migrazione, con un occhio al passato e uno proiettato al futuro, tracciando un parallelo tra le esperienze migratorie del secolo scorso e i nuovi sbarchi sulle coste italiane. Passeranno in rassegna i punti di vista di chi questi fenomeni li affronta dal lato fattivo e normativo, di chi li racconta attraverso pagine di graphic journalism, fino ad arrivare alle esperienze di coloro che hanno vissuto il dramma dell’emigrazione e continuano a vivere le difficoltà dell’integrazione sulla propria pelle, in un Paese sicuramente non preparato a gestire un fenomeno di così vasta portata.
Prossimo appuntamento, il 28 dicembre 2019, alle ore 18.00 con il secondo incontro dal titolo “La sospensione del giudizio. Il non finito calabrese”, che muove da un’altra delle opere di Luca Viapiana in cui l’artista, immortalando una via di Isola Capo Rizzuto densamente popolata di strutture incompiute e abusive, illustra e stigmatizza quello che può oramai considerarsi un vero e proprio stile architettonico, storicizzato e quanto mai peculiare.
Scarica Locandina
 

Stampa o condividi