Briatico – Sicurezza sulle strade e donazione

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BRIATIC0 Argomenti trattati nel corso della trasmissione “I fatti in diretta”

Sicurezza Sulle strade e donazione

L’impegno dell’Aido per diminuire gli incidenti e diffondere i trapianti di organi

GIUSY D’ANGEL0

BRIATICO – La prevenzione è il terreno di gioco sul quale si decide la salvezza di tante vite. La sicurezza sulla strada, le attività messe in campo per ridurre gli incidenti, ma anche la donazione degli organi, sono stati affrontati dalla sezione briaticese dell’Aido, Associazione italiana donazione degli organi, nell’ambito della trasmissione “I fatti in diretta”, condotta dal giornalista Pietro Comito, sull’emittente calabrese La C. Tematiche che il sodalizio da tempo porta sia in manifestazioni tramite testimomianze, sia all’interno delle scuole, al fine di sensibilizzare la popolazione scolastica. Nell’ultimo caso, l’incontro (nel quale hanno preso parte Nino Valeri, Associazione italiana familiari vittime delle strade, lo psichiatra Bruno Pisani e gli avvocati di alcune vittime delle strade) ha messo in luce i vari aspetti connessi agli incidenti stradali.Cosa accade prima, durante e dopo, dal punto di vista di chi resta coinvolto in modo diretto o indiretto. Tra i contributi, anche quello di Pino Conocchiella, del direttivo Aido, nonché padre di Tania, giovane briaticese prematuramente scomparsa in seguito ad incidente. Il ricordo della ragazza, continua ad essere presente nella comunità di Briatico, nei suoi familiari ed affetti più cari, così come in chi ricevuto i suoi organi. L’attenzione rivolta alle questioni sulla sicurezza sulle strade, si avvalora dinnanzi alle ultime novità in materia legislativa, che prevede l’introduzione del reato per omicidio stradale (pene severe per chi adotta comportamenti irresponsabili, conducendo mezzi sotto l’effetto di droghe o alcol). Un dolore straziante, la perdita di un figlio, al quale si cerca di dare una risposta Solo mettendosi al Servizio degli altri, svolgendo attività di prevenzione: «In queste circostanze – ha commentato Conocchiella – la vita di un uomo si ferma, l’essere umano non è predisposto a questi dolori. Pensiamo sempre che appartengono ad altri, e così accade per la donaziome degli organi». Un atto di civiltà, come più volte stato definito, che ha ridato la vita e restituito gioia a chi era nella sofferenza, e che, proprio per la delicatezza dell’argomento, verrà approfondito in giornate appositamente predisposte. L’esperienza televisiva per l’Aido, è stata positiva: «Purtroppo, senza prevenzione, la qualità delle strade e l’educazione stradale nessuna legge da sola potrà ridurre queste tragedie. Il riconoscimento legale dell’omicidio stradale sarà un deterrente per chi è in uno stato psicofisico normale. Chi si mette alla guida in stato alterato da droghe, alcool o altro, non ha consapevolezza di ciò che sta facendo e di ciò che può causare» ha aggiunto il referente evidenziando: «Solo evitando che il guidatore si droghi o si ubriachi possiamo sperare che gli incidenti diminuiscano».Inoltre, secondo Conocchiella, «Molti incidenti addebitati ai guidatori, se ricostruiti in modo professionale e non superficiale da chi è preposto ai rilievi, porterebbero a riconoscere le responsabilità oggettive delle istituzioni proprietarie dell’arteria stradale». Nel corso dell’incontro, infine, valutate le responsabilità di chi progetta ma anche delle professionalità incaricate di valutare l’effettiva funzionalità delle strade.

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