"Con una rosa", il corto di Città Solidale dedicato alle donne

Si terrà venerdì 8 maggio la presentazione, in diretta facebook, sul profilo di Fondazione Città Solidale Onlus, del cortometraggio dal titolo “Con una rosa”. È un filmato che rientra nelle attività del progetto denominato “Stelle e Luci”, finanziato da Fondazione con il Sud e gestito da Fondazione Città Solidale, quale capofila, e da altre 11 organizzazioni del privato sociale in qualità di partner, in favore delle donne vittime di maltrattamenti e violenze.
Sarà presente all’iniziativa il regista e attore Antonio Marinaro, che ha voluto introdurre il contenuto del corto con le parole della poetessa Alda Merini: “… siamo state amate e odiate… adorate e rinnegate… baciate e uccise… solo perché donne”, che danno perfettamente il senso di quanto possa essere difficile essere donna ancora ai giorni nostri. Un fenomeno, quello della violenza sulle donne, che non si è arrestato nemmeno in questi tragici giorni segnati dalla pandemia che ha colpito pesantemente anche la nostra Nazione. Così come non si è arrestato l’impegno di Fondazione Città Solidale nel contrastare questo triste fenomeno e nel supportare numerosissime donne in difficoltà. Il video non lascia spazio ad immaginazione e, con un racconto scandito da tappe che fanno parte della quotidianità di moltissime donne, tratteggia il desiderio di poter amare in modo sereno, in contrasto spesso con la triste realtà fatta di violenza e maltrattamenti. Ci sono donne che amano i loro uomini e li perdonano anche quando sono arrivate al limite. Donne che sono anche mamme (per questo la presentazione si farà alla vigilia della Festa della Mamma) e che proteggono i loro figli in qualsiasi situazione. Il video ha come location il comune di Gasperina e, tra i suoi attori, ci sono numerosi volontari che hanno dimostrato la loro voglia di contribuire nel dire no alla violenza sulle donne. La presentazione vedrà anche la presenza del Presidente di Fondazione Città Solidale, Padre Piero Puglisi, della responsabile del Centro Aiuto Donna,  Monica Riccio, e della referente del progetto,  Manuela Marchio.

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