C’è anche Gorizia tra le quattro candidate a diventare Capitale europea del volontariato del 2022. Insieme alla spagnola Madrid, alla polacca Danzica e alla turca Smirne, la città friulana si giocherà la corsa all’ambito riconoscimento – istituito dal Cev nel 2013 – da qui al 5 dicembre prossimo, quando la prescelta sarà annunciata a Padova, attuale capitale europea.
Quattro città di dimensioni e storia differenti, ma accomunate dalla voglia di supportare i volontari non in maniera episodica, bensì con politiche pubbliche strutturate. Sarà proprio valutando l’efficacia e l’innovazione di queste politiche che la giuria sceglierà la città vincitrice, basandosi sulle raccomandazioni dell’Agenda politica per il volontariato in Europa (Pave) sulle priorità politiche individuate nella revisione Pave 5 anni “Helping Hands” pubblicate dallo stesso Centro europeo del volontariato. Gorizia propone un modello di collaborazione transfrontaliera con le citte slovene di Nova Gorica e Sempeter Vrtojba che vedrà il coinvolgimento del Centro di servizio per il volontariato regionale.
Fino ad oggi le città che hanno ottenuto questo titolo sono state: Barcellona, Lisbona, Londra, Sligo, Aarhus e Košice. Nell’anno in corso come detto tocca a Padova, il cui ricco programma di eventi ha dovuto confrontarsi con l’emergenza sanitaria, mentre nel 2021 toccherà a Berlino prendere il testimone.
Le quattro città entreranno a far parte della “Comunità europea dei candidati a capitale del volontariato” (Evccc), che riunisce le molte municipalità che negli anni si sono cimentate nella competizione. Il dossier consegnato alla prima scadenza conterà per il 75% del punteggio finale, il resto dipenderà dalla presentazione che le candidate dovranno fare il 22 ottobre a Padova in occasione della conferenza del Cev. La giuria sarà composta da personalità legate al mondo del volontariato, rappresentanti della società civile e del settore profit e rappresentanti delle istituzioni europee.
Fonte: CSVnet