Presentato il report finale del progetto a favore dei ciechi pluriminorati

Il progetto attuato nelle cinque sedi territoriali dall’UICI/IAPB calabresi, con l’ausilio di operatori  dotati  di  comprovate  competenze,  ha raggiunto gli obiettivi  di integrazione  sociale, scolastica e lavorativa del cieco pluriminorato, attraverso attività dirette a registrare concreti risultati attraverso la preparazione alla frequenza della scuola comune, l’assistenza didattica extra-scolastica, l’assistenza domiciliare e la consulenza alle famiglie.

Al convegno sono intervenuti per la Regione Calabria l’Assessore alle politiche sociali Gianluca Gallo, a cui sono state affidate le conclusioni, e gli assessori Catalfano e De Caprio. Presenti rappresentanti delle forze dell’ordine, il direttore della Banca di Italia di Catanzaro, Sergio Magarelli, il Vicario Episcopale Don Pino Silvestre, oltre alle autorità istituzionali, la base associativa, i dirigenti dell’UICI (Unione Italiana dei Ciechi e degli Ipovedenti), dell’IRIFOR (Istituto Ricerca Formazione e Riabilitazione), dell’IAPB (Agenzia Internazionale per la Prevenzione della Cecità), dell’UNIVOC (Unione Nazionale Italiana Volontari pro Ciechi), nonché rappresentanti di Enti e Associazioni del territorio regionale.  Ad aprire il dibattito, moderato da Domenico Gareri, è stata la presidente IAPB Calabria, Luciana Loprete, che ha illustrato il percorso che ha portato all’approvazione della Legge curata dall’ex consigliere regionale Michele Mirabello, intervenuto in collegamento.

Pietro Testa, presidente dell’UICI Calabria, ha illustrato i numeri del progetto che ha visto impegnati 100 utenti con le relative  famiglie e 100 operatori tra professionisti, volontari ed esperti. A contribuire all’approfondimento delle  delicate problematiche della prevenzione e riabilitazione nei casi di ciechi con minorazioni aggiuntive, è stato il presidente dell’UICI Mario Barbuto, che ha definito la sezione calabrese “la perla di una collana che rappresenta l’Unione nel nostro Paese”. Il vice presidente nazionale IAPB, Michele Corcio, ha aggiunto che “il progetto rappresenta un esempio e modello per tutto il sud Italia”. Tra gli interventi più toccanti anche quelli dei familiari di due ragazzi, di alcuni operatori e di un ragazzo destinatario dei servizi del progetto.

Ad emergere, oltre che i benefici registrati dagli utenti e dalle famiglie, definite dall’assessore Gallo “il vero e maggiore  indicatore per il gradimento dei servizi”, sono stati anche i risvolti occupazionali e formativi per le 100 persone che hanno collaborato nell’erogazione dei servizi. Il principio cardine che ha ispirato la Legge Regionale 17/2019, e quindi il corrispondente progetto, è quello di creare le condizioni affinché sia possibile ai ciechi pluriminorati lavorare, valorizzare  le  personali  competenze,  agire  autonomamente  e  comunicare  agevolmente;  una garanzia, che è un diritto umano, più che umanitario: il diritto ad esistere.

Il video conclusivo presentato al convegno ha illustrato le concrete esperienze di riabilitazione, supporto culturale, informatico e tiflologico, realizzate in Calabria grazie alla Legge Regionale 17/2019, la prima in Italia a supporto della categoria dei ciechi pluriminorati.  Questo risultato ha consentito alla nostra regione, e ai suoi amministratori, di raggiungere un primato positivo a livello nazionale. Ecco perché sarà importante dar seguito all’impegno dell’assessore Gallo che ha espresso la volontà, condivisa con la presidente Santelli, di rifinanziare la legge che rappresenta un atto concreto di vicinanza e sostegno della politica a favore dei disabili e delle loro famiglie”.

Fonte: WebOggi

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