Quattro sindaci tracciano il bilancio del 2020: l'intervista di Assoagry

Assoagry, come associazione di volontariato in prima linea per il contrasto alla povertà e al disagio economico, è riuscita ad ottenere quest’anno risultati migliori rispetto al 2019. Questo successo è stato possibile anche grazie al supporto continuo da parte dei comuni del territorio, dove opera ormai da oltre 10 anni. L’associazione ha deciso questo mese di intervistare i sindaci di Marcellinara, Settingiano e Amato Miglierina, ponendo loro domande in merito alla gestione dell’emergenza, la ripresa economica e la riapertura delle scuole per il 2021.
Vittorio Scerbo, sindaco del comune di Marcellinara, ci racconta come dinanzi ai primi casi positivi nel paese: “Nessun supporto è arrivato dalle autorità provinciali e regionali preposte. Ci siamo ritrovati da soli a far fronte alle esigenze di contenimento, isolamento e tracciamento dei contagi. Senza l’apporto degli amministratori sul campo, i disastri nel nostro territorio sarebbero stati ben diversi (…)”. Il sindaco parla poi dell’importanza del potenziamento dell’assistenza medico-sanitaria a livello locale. “Se non ci sarà un rafforzamento della capacità sanitaria sul territorio, ci aspettiamo che la situazione a gennaio possa anche peggiorare”. Sul tema delle riaperture della scuola, si esprime con molta prudenza: “Senza la possibilità di un serio tracciamento di tutte le persone che vengono da fuori, di una esecuzione periodica di test di controllo al personale, riteniamo che la cosa migliore sia mantenere le scuole chiuse”. Quando infine gli si chiede se per ritornare alla normalità si debba allora aspettare l’arrivo del vaccino, risponde con fermezza: “Il vaccino sarà sicuramente lo strumento che segnerà la fine della stagione dei decreti, delle restrizioni e del confinamento, che tanto male sta facendo alle nostre piccole comunità. Ma per la ripresa delle attività basterà solo l’impeccabile rispetto delle misure di prevenzione”. Non è dello stesso avviso Saverio Ruga, sindaco del comune di Amato, che ci fornisce un parere ottimista sul tema della riapertura delle scuole: “Ritengo che la scuola rimanga un “posto sicuro” e che il pericolo di contagio interessi maggiormente altri tipi di ambienti. Il comune ha stabilito che le scuole riapriranno a dicembre e che la nostra linea è quella di salvaguardare il diritto allo studio”. Il primo cittadino si esprime al contrario con assoluta cautela sulle prospettive di un ritorno alla normalità: “La ripresa non sarà qualcosa di immediato ed automatico ma anzi richiederà l’impegno di tutti”. Ci parla infine non senza amarezza del fenomeno dello spopolamento del paese, causato dalla mancanza di posti di lavoro. Il fenomeno infatti mette a rischio la sopravvivenza di molti comuni calabresi, molto più che la pandemia in corso. L’incontro con Rodolfo Iozzo, sindaco di Settingiano, si apre invece con la discussione sulle prospettive 2021: “Ci auguriamo che la ripresa economica per il 2021 assuma significato di ricrescita” dice Iozzo, “Ci sono famiglie nel nostro comune che faticano a comprare il pane (…)”. Il sindaco auspica che per 2021 il governo possa rispondere adeguatamente ai bisogni di tutte queste famiglie in forte sofferenza da diversi mesi. Sullo spinoso argomento della didattica a distanza, Rodolfo Iozzo ha le idee chiare: “Ritengo che sia utile da parte del governo pensare all’anno trascorso come ad un anno sabbatico, permettendo a tutti gli studenti di recuperarlo appieno nel 2021-2022.” Abbiamo infine ascoltato la testimonianza di Pietro Guzzi, sindaco di Miglierina che con grande fiducia afferma che “Il 2021 sarà l’anno del coraggio. Se nel 2020 ci è toccato difenderci dal coronavirus, il prossimo anno ci attende la sfida di ricostruirci il futuro e pietra dopo pietra la nostra esistenza”. Prosegue poi evidenziando il ruolo cruciale della scuola per il benessere dei ragazzi, ragion per cui rimane fermo l’impegno a lasciarle aperte. Si sofferma infine a fare una considerazione su quanto perso in questi mesi a livello di lavoro e occupazione “Miglierina, e in particolare il suo “albergo diffuso”, ha risentito molto dei mesi di lockdown, essendo venuta meno la presenza della maggior parte dei turisti. Contiamo molto sull’arrivo del vaccino e di nuove terapie, in modo che il flusso turistico possa davvero ripartire”. Le opinioni dei sindaci, per quanto diverse, ci restituiscono una fotografia di questo momento storico davvero particolare. Dove una “partita vinta” per queste piccole realtà costituisce, di certo, proprio il rafforzamento del senso di vicinanza umana e solidarietà. Una bella eredità in lascito, fra le tante difficoltà che tutti abbiamo voglia di lasciarci alle spalle.
(Maria Vittoria Corrado, volontaria Assoagry)

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