L’Ufficio per la promozione della parità di trattamento e la rimozione delle discriminazioni fondate sulla razza o sull’origine etnica (UNAR), ha pubblicato un avviso per la selezione di progetti per la costituzione di centri contro le discriminazioni motivate da orientamento sessuale e identità di genere.
La finalità è quella di fornire una tutela concreta alle persone LGBT vittime di violenza fondata sull’orientamento sessuale e/o sull’identità di genere, alle persone LGBT allontanate da casa in ragione dell’orientamento sessuale e/o della identità di genere, alle vittime di violenza familiare, ed in generale alle persone LGBT, ivi compresi migranti LGBT e/o comunque in stato di vulnerabilità, con il preciso obiettivo di realizzare altresì specifici progetti per il loro inserimento socio/lavorativo.
L’obiettivo è quello di selezionare progetti in grado di dare sostegno e aiuto alle persone LGBT vittime di discriminazione e/o di violenza omotransfobica e al contempo di rispondere alle istanze abitative delle persone LGBT allontanate da casa in ragione del loro orientamento sessuale e/o identità di genere, favorendo, nel contempo, percorsi di inserimento lavorativo.
L’avviso intende, quindi, promuovere la realizzazione e la diffusione dei servizi a tutela delle persone LGBT – Centri contro le discriminazioni/Case di accoglienza – su tutto il territorio nazionale, anche mediante accordi con gli enti regionali e locali.
Le proposte progettuali dovranno essere volte a realizzare una delle seguenti attività:
- a) la creazione o il potenziamento di Centri contro le discriminazioni motivate da orientamento sessuale e identità di genere;
- b) il potenziamento di Case di accoglienza già presenti sul territorio italiano, per vittime di discriminazione o violenza fondata sull’orientamento sessuale o sull’identità di genere o che si trovino in condizioni di vulnerabilità legata all’orientamento sessuale e identità di genere in ragione del contesto sociale e familiare di riferimento, indipendentemente dal luogo di residenza.
Ogni progetto dovrà prevedere assistenza legale, sanitaria, psicologica, forme di in/formazione, consulenza e orientamento per l’inserimento socio-lavorativo, con accompagnamento e sostegno a percorsi di formazione specialistici, finalizzati ad avviare percorsi di vita autonoma.
Possono presentare una proposta progettuale:
- a) gli enti locali, in forma singola o associata, anche con riferimento agli enti territoriali;
- b) le associazioni operanti nel settore del sostegno e dell’aiuto di persone vittime di discriminazione o violenza fondata sull’orientamento sessuale e/o sull’identità di genere, nonché quelle che si trovino in condizioni di vulnerabilità legata all’orientamento sessuale e/o all’identità di genere in ragione del contesto sociale e familiare di riferimento, indipendentemente dal luogo di residenza.;
- c) i soggetti di cui alle lettere a) e b), in forma associata.
L’ammontare totale delle risorse destinate, è di € 4 milioni (euro quattromilioni/00).
Il contributo per la realizzazione della proposta progettuale presentata potrà al massimo essere pari al 90% del costo totale. Il proponente, pertanto, dovrà garantire un cofinanziamento almeno pari al 10% del costo totale.
Il contributo per ciascuna proposta progettuale non potrà, in ogni caso, superare l’importo massimo di € 100.000,00 per i progetti presentati nel caso di Centri contro le discriminazioni e di € 180.000,00 per i progetti presentati nel caso di Case di Accoglienza.
I soggetti in possesso dei requisiti indicati, potranno presentare domanda di partecipazione, corredata di tutta la documentazione richiesta, secondo le modalità indicate nell’avviso entro e non oltre il 10 maggio 2021.
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