A Fieri, nella campagna di Belcastro, i ragazzi dell’associazione L’Alveare sono in piena operatività. La tanto attesa primavera corrisponde con l’avvio della piantumazione di ortaggi e frutti che potranno essere raccolti in estate, ma anche con la raccolta delle tenerissime fave, alle quali l’associazione dedicava un’intera giornata di sagra aperta a tutti fino a qualche tempo fa. Ma poi è arrivata la pandemia, e le mille attività, che tenevano impegnati i ragazzi con disabilità intellettiva quasi tutti i giorni della settimana, hanno subìto una brusca battuta d’arresto.
Lunedì mattina, complice una splendida giornata di sole, i ragazzi si sono ritrovati al completo dopo tanto tempo e, nel rispetto delle precauzioni previste (la mascherina, per loro, fa ormai parte dell’abbigliamento), si sono suddivisi tra chi piantava pomodori e raccoglieva le ultime fave, sotto lo sguardo attento di Mario Caccavari, e chi si cimentava nella realizzazione delle tagliatelle, con la guida di Nino Dell’Acqua, per poi mangiarle tutti insieme a pranzo. Ci sono poi gli asinelli da accudire, lo spiazzo da pulire, le piante da annaffiare, la sala ristrutturata per i momenti di convivialità da sistemare.
Ma ciò non scoraggia i ragazzi, che hanno riscoperto dopo tanti mesi il piacere di rivedersi tutti, come fosse la prima volta. E proprio nei momenti di condivisione e impegno comune, tra scherzi e battute, allontanano il senso di spaesamento che hanno vissuto per mesi a causa del Covid. La campagna attorno Fieri, in cui l’associazione ha la propria sede operativa e tiene il punto vendita della pasta che sostiene l’attività collaterale della cooperativa “Agrama”, brulica così nuovamente di vita.
Ufficio stampa CSV Calabria Centro