"Come un pozzo vuoto", tra jazz e teatro una storia di violenza prodotta dalla cooperativa "Atlantide"

OrCheStrana – Come un pozzo vuoto è una produzione originale di jazz e teatro realizzata della Cooperativa Atlantide, con il sostegno del Ministero della Cultura, che sarà presentata il 27 ottobre, alle ore 21, a Spezzano della Sila, nell’ambito della XXII Festa della Musica, il 28 ottobre, alle ore 19, a Vibo Capitale Italiana del Libro e sabato 30 ottobre, alle ore 20, al Teatro Politeama, per inaugurare in anteprima la XXI edizione del Catanzaro Jazz Fest.

L’opera nasce dall’integrazione tra un testo teatrale di Giacomo Carbone – vincitore del Premio Flaiano nel 1998 con “Regine” – che affronta una storia di violenza sessuale tra un padre e una figlia, e le musiche originali di Nicola Pisani, compositore, direttore d’orchestra e docente al Conservatorio “G. Verdi” di Milano, che dirige OrCheStrana – Orchestra di Musica Improvvisata, composta da 30 elementi tra musicisti professionisti e giovani talenti, con due special guestEttore Fioravanti alla batteria e Luca Garlaschelli al contrabbasso.

In scena, insieme all’orchestra, due voci recitanti: il padre, interpretato dal noto attore Giancarlo Fares, e la figlia, Sara Valerio, giovane talento del teatro italiano, che si confrontano in un dialogo asciutto, a tratti crudo, in un crescendo di tensione ed emozione culminante in un tragico finale; a fare da contrappunto, la musica, autentica protagonista insieme al testo di una storia che affronta un tema difficile che spesso nasce e rimane tra le mura domestiche. Un dramma, quello degli abusi sessuali sui minori che, come quello della violenza domestica e di genere, coinvolge un numero sempre crescente di vittime, oggi più che mai a causa delle restrizioni che hanno imposto il confinamento in casa per la pandemia.

Alla base di questo progetto vi è una profonda convinzione: il linguaggio artistico, in questo caso musicale e teatrale, spesso arriva dove le parole e i numeri si fermano, incapaci di rendere, pur nella loro esattezza, il dramma che vivono le vittime di abusi sessuali e psicologici. La capacità di improvvisare, inoltre, caratteristica del jazz, in cui tutti i componenti del gruppo hanno la possibilità di interpretare la musica secondo la loro personale “lettura”, può diventare una modalità espressiva anche in un’orchestra ed esaltarsi nel confronto col testo e la recitazione. OrCheStrana si basa infatti sul metodo della conduction, cioè dell’improvvisazione collettiva guidata dal direttore, alternata a momenti di improvvisazione libera anche solistica, ma sempre nello spirito di creazione propositiva e interattiva. L’improvvisazione, in questo caso musicale e orchestrale, mette in gioco la capacità di ascolto di tutti, in un processo emotivo e partecipativo utile a riconoscere i propri limiti, sfruttarli al massimo e ampliarli attraverso un attivo interscambio in un percorso di creazione collettiva.

Vista la tematica trattata, si confida nell’ampia partecipazione del mondo del terzo settore, per il quale il costo del biglietto sarà di soli 10 euro.

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