Crisi in Ucraina, le misure del governo per il non profit

È entrato in vigore il 21 marzo 2022 il dl 21 marzo 2022, n. 21 recante misure urgenti per contrastare gli effetti economici e umanitari della crisi ucraina.
Il provvedimento del Governo affronta diversi ambiti: oltre il tema dell’accoglienza umanitaria che coinvolge anche le organizzazioni non profit, il contenimento dell’aumento dei prezzi dell’energia e dei carburanti, misure in tema di prezzi dell’energia, sostegni alle imprese e presidi a tutela delle imprese nazionali.

Accoglienza umanitaria

Per quanto concerne, in particolare, l’accoglienza umanitaria, il dl prevede misure specifiche volte al coordinamento delle attività di assistenza e accoglienza a seguito della crisi ucraina, stabilendo che il Dipartimento della protezione civile è autorizzato a definire forme di accoglienza diffusa da attuare mediante i Comuni, gli enti del Terzo settore, i Centri di servizio per il volontariato, le associazioni e gli enti religiosi (per un massimo di 15 mila persone), nonché a definire forme di sostentamento per l’assistenza delle persone titolari della protezione temporanea che abbiano trovato autonoma sistemazione (per un massimo di 60 mila persone) e a riconoscere alle Regioni e alle Province autonome di Trento e Bolzano un contributo per l’accesso al Servizio sanitario nazionale per richiedenti e titolari della protezione temporanea (per un massimo di 100 mila persone).

Le altre principali misure

In merito al contenimento dell’aumento dei prezzi dell’energia, il dl prevede, tra l’altro, la riduzione delle accise sulla benzina e sul gasolio impiegato come carburante per autotrazione con conseguente riduzione del prezzo di benzina e gasolio di 25 centesimi di euro al litro per un periodo di 30 giorni dalla data di entrata in vigore del provvedimento (21 marzo 2022).
Lo stesso dl n. 22 prevede misure a sostegno delle imprese anche attraverso piani di rateizzazione delle bollette di energia elettrica e gas di maggio e giugno fino a 24 rate mensili; garanzie da Sace, fino al 90% dell’importo di finanziamento concesso, in favore di banche, istituzioni finanziarie nazionali e internazionali e altri soggetti abilitati all’esercizio del credito in Italia, che assistono imprese energivore che gestiscono stabilimenti industriali di interesse strategico nazionale; credito d’imposta del 20% a beneficio delle imprese dotate di contatori di energia elettrica di potenza disponibile pari o superiore a 16,5 kW, diverse dalle imprese a forte consumo di energia elettrica.
Inoltre per fronteggiare situazioni di particolare difficoltà economica, ai datori di lavoro che non possono più ricorrere ai trattamenti ordinari di integrazione salariale è riconosciuto, nel limite di spesa di 150 milioni di euro per l’anno 2022, un trattamento ordinario di integrazione salariale per alcune settimane fruibili fino al 31 dicembre 2022.  È prevista inoltre un’agevolazione contributiva (esonero totale) per acquisizione di personale già dipendente di imprese in crisi.
Tra le altre misure è anche previsto un bonus sociale elettricità e gas riconosciuto, per il periodo 1 aprile – 31 dicembre 2022, a chi ha un valore Isee pari a 12.000 euro e il potenziamento delle attività di sorveglianza sui prezzi, oltre il rafforzamento della disciplina del cosiddetto golden power e della disciplina sulla cybersicurezza.
Fonte: Cantiere Terzo Settore

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