Un camposcuola indimenticabile per i Baby Angel degli "Angeli della Sila"

angelisila microazioni

I cinque giorni di campo, tra i boschi della Sila in località “Nocella”, i giovani “Baby Angel” del gruppo di Protezione Civile di Pentone non li dimenticheranno mai. La loro prima esperienza vissuta fuori casa è servita infatti a confrontarsi con i propri coetanei, di età compresa tra gli undici ed i tredici anni, ed a cimentarsi in attività pratiche, quali il montaggio delle tende (fornite per l’occasione dalla Protezione Civile regionale), l’utilizzo dei sistemi di radiocomunicazione e addirittura la simulazione della ricerca dei dispersi “in notturna”.

Ogni giornata – per la cui organizzazione il team degli “Angeli della Sila”, capitanato da Mariella Gagliardi, avvalendosi della collaborazione della Protezione Civile di Catanzaro, si è attivato da mesi – è stata scandita da ore di formazione che la professionalità e la capacità comunicativa degli “attori”, chiamati a far fronte alle emergenze di varia natura, ha reso coinvolgenti e partecipative.

Dal prefetto Luisa Latella a Luigi Bigagnoli, funzionario della Prefettura di Catanzaro, a Teresa Critelli, geologo esperta di frane e terremoti, ed ai rappresentanti del Corpo Forestale dello Stato, delle unità cinofile, e dei Vigili del Fuoco – questi ultimi, poi, guidati dal comandante Luigi Ricci, hanno fatto salire l’entusiasmo alle stelle con l’autobotte, fornita di lancia spegni fiamme per la cui prova tutti i ragazzi hanno atteso pazientemente il proprio turno – gli interventi che si sono succeduti hanno fornito le nozioni fondamentali al gruppo di giovanissimi che già dà il suo apporto ai volontari “senior” degli “Angeli della Sila”. Nell’ultima giornata, poi, c’è stata la visita di Luigi Cuomo, Stefano Morena e Giulia Menniti, rispettivamente presidente, direttore e referente dell’Area Promozione del Centro Servizi al Volontariato della provincia di Catanzaro – nell’ambito delle microazioni partecipate realizzate in partenariato con il CSV di Catanzaro, c’è infatti anche il camposcuola “San Francesco” degli “Angeli della Sila” – a conferma dell’alto valore didattico e formativo che un’esperienza del genere può avere nel percorso di crescita di un adolescente. Il volontariato, del resto, come ha fatto notare ai ragazzi il direttore Morena, non si racconta ma si vive: ognuno è chiamato a svolgere il ruolo di tutela di ciò che ci circonda, ed anche divertendosi si può imparare a fare bene. Proprio come è avvenuto in questi giorni.

 

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