La scuola in carcere riapre in tv, con Rai e Miur. 13 mila detenuti coinvolti

“La Scuola in Tivù – Istruzione degli adulti” è la nuova trasmissione dedicata ai quasi 230 mila iscritti ai Centri provinciali per l’istruzione degli adulti. 30 lezioni in tutto, dal lunedì al venerdì su Rai Scuola.
ROMA – “Non è mai troppo tardi”, insegnava Alberto Manzi nell’Italia degli anni ’60. Torna a scommetterci oggi la Rai, che insieme al Miur ha deciso di dedicare, anche in questo momento di crisi, uno spazio di istruzione a distanza proprio agli adulti. Ha preso il via Lunedì 25 “La Scuola in Tivù – Istruzione degli adulti”, la nuova trasmissione dedicata ai quasi 230 mila iscritti ai Centri provinciali per l’istruzione degli adulti. 30 lezioni in tutto, dal lunedì al venerdì su Rai Scuola (canale 146), la mattina alle 11 e poi in replica alle 16 e alle 21. Tra gli iscritti ai Cpia, oltre 13 mila sono detenuti che studiano nelle sezioni carcerarie.
“La Scuola in Tivù – Istruzione degli adulti” va ad aggiungersi alla programmazione speciale messa in campo dal Ministero dell’Istruzione e dalla Rai in occasione della sospensione delle lezioni a scuola a seguito dell’emergenza sanitaria. Ogni giorno, su diversi canali televisivi, viene proposta un’offerta dedicata alle diverse fasce d’età: dai più piccoli fino agli studenti che devono affrontare gli Esami di Stato del secondo ciclo. Si tratta di un percorso didattico di 30 puntate organizzato su quattro assi culturali (dei linguaggi, matematico, storico-sociale e scientifico-tecnologico): 22 lezioni, una per ciascuna delle competenze previste dai percorsi di istruzione per gli adulti di primo livello, più altre 8 di approfondimento.
A tenere le video-lezioni per gli adulti saranno docenti dei 130 CPIA presenti in Italia. Insegnanti che conoscono bene gli studenti e le loro necessità. Il programma della prima settimana prevede lezioni per interagire oralmente in maniera efficace e collaborativa; leggere, comprendere e interpretare testi scritti di vario tipo (asse dei linguaggi); operare con i numeri interi e razionali (asse matematico); orientarsi nella complessità del presente (asse storico-sociale) e osservare, analizzare e descrivere fenomeni appartenenti alla realtà naturale e artificiale (asse scientifico-tecnologico).
fonte: www.redattoresociale.it

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