Bando “TIME TO CARE” per 1.200 giovani under 35 in attività di supporto e assistenza agli anziani

Il 5 agosto 20202 è stato pubblicato il decreto del Capo del Dipartimento per le politiche giovanili e il Servizio civile universale n. 562/2020, con il quale si è provveduto a modificare la Tabella 2, allegata al Bando “Time to care”, escludendo l’ente realizzatore A.V.S. CASALTRINITA’, con sede in Trinitapoli (BAT), via Mulini, 52, codice fiscale 90023220719, facente capo alla rete associativa ANPAS.
Il Bando “Time to care” è rivolto ai giovani tra i diciotto e i trentacinque anni che vogliono impegnarsi, per un periodo di sei mesi, in attività di supporto e assistenza agli anziani, nell’ambito di azioni progettuali proposte dagli enti del Terzo settore sul territorio nazionale.
Il Bando ha la finalità di promuovere azioni di sistema sui territori che, attraverso il lavoro delle reti associative (di cui all’art. 41 del decreto legislativo 3 luglio 2017, n. 117 e s.m.i. – Codice del Terzo settore), favoriscano lo scambio intergenerazionale con le seguenti attività:
assistenza a domicilio e/o a distanza dei giovani nei confronti degli anziani (che rappresentano una risorsa culturale per il territorio e la categoria più fragile e considerata più esposta al contagio del coronavirus COVID-19);
attività di “welfare leggero” (quali disbrigo di piccole faccende per persone anziane o bisognose: consegna di spesa, acquisto farmaci, contatti con i medici di base, pagamento bollette, consegne a domicilio di diversi beni, libri, giornali, pasti preparati o altri beni di necessità, ecc.),
assistenza da remoto, anche mediante contatti telefonici dedicati all’ascolto e al conforto di chi è solo, o servizi informativi per gli anziani, anche on line.
Il Bando ha l’obiettivo di individuare circa 1.200 giovani da utilizzare in attività di supporto e assistenza agli anziani. I giovani devono candidarsi, a pena di esclusione, a partecipare soltanto ad una delle azioni progettuali proposte dagli enti del Terzo settore individuabili tramite le Tabelle 1 e 2, in allegato, che riportano: le azioni progettuali previste, la sede di attuazione, il numero massimo di giovani operatori che potranno coinvolgere, il sito web di riferimento e la PEC.
Per l’ammissione alla selezione è richiesto al candidato, a pena di esclusione, il possesso dei seguenti requisiti:
aver compiuto il 18-esimo anno di età e non aver superato il 35-esimo anno di età (35 anni e 364 giorni) alla data di presentazione della domanda;
cittadinanza italiana, ovvero di uno degli altri Stati membri dell’Unione Europea, ovvero di un Paese extra Unione Europea, purché il candidato sia regolarmente soggiornante in Italia;
non aver riportato alcuna condanna anche non definitiva alla pena della reclusione superiore ad un anno per delitto non colposo ovvero ad una pena della reclusione anche di entità inferiore per un delitto contro la persona o concernente detenzione, uso, porto, trasporto, importazione o esportazione illecita di armi o materie esplodenti, ovvero per delitti riguardanti l’appartenenza o il favoreggiamento a gruppi eversivi, terroristici o di criminalità organizzata, ovvero per reati contro il patrimonio;
non trovarsi in una situazione che, secondo la normativa vigente, ne impedisca la partecipazione al presente Bando e alle azioni progettuali ivi previste.
La domanda di partecipazione, inviata direttamente alla pec dell’ente di riferimento, utilizzando il form in allegato, deve essere presentata entro le ore 14.00 del 31 ottobre 2020. La domanda, inviata con modalità diverse da quelle indicate e oltre il termine stabilito dal Bando, sarà considerata irricevibile.
I giovani “operatori”, saranno selezionati direttamente dall’Ente di riferimento, firmeranno un contratto di collaborazione coordinata e continuata (co.co.co) e sarà loro riconosciuto un assegno mensile pari a 375,00 euro netti, oltre ai contributi previdenziali; avranno una copertura assicurativa relativa ai rischi connessi allo svolgimento delle attività e saranno dotati di adeguati dispositivi di protezione individuale. Inoltre, riceveranno una formazione ad hoc per essere impiegati nelle azioni progettuali degli Enti del Terzo settore e al termine delle attività verrà loro rilasciato dall’Ente un attestato di riconoscimento delle competenze.
Info

Stampa o condividi