Così rassicura il Ministero del Lavoro e delle Politiche sociali, almeno per le organizzazioni che hanno diritto a oltre 500mila euro. Per tutte le altre i tempi saranno più lunghi.
Dovrebbero cominciare nel mese di settembre i pagamenti del 5 per mille 2013. Così rassicura il Ministero del Lavoro e delle Politiche sociali.
L’allarme era partito a fine agosto da molte associazioni che avevano segnalato un ritardo rispetto all’anno scorso, quando i pagamenti del 5 per mille 2012 erano cominciati proprio nel mese di agosto 2014.
Come prevede la legge, verranno pagati prima gli enti cui spettano più di 500 mila euro. In questo primo elenco degli enti più premiati figuano circa 40 organizzazioni (appartenenti all’elenco del volontariato, di competenza del Ministero del Lavoro).
Per gli altri, che sono la stragrande maggioranza (circa 30mila), i tempi saranno molto più lunghi, dato che, spiegano al Ministero, prima bisognerà verificare che gli Iban siano gli stessi del 2012.
Sul sito del Ministero si legge:
Il decreto-legge del 6 luglio 2012 n. 95 convertito, con modificazioni, dalla legge 7 agosto 2012 n. 135 ha destinato le risorse complessive di € 400.000.000,00 per l’erogazione del “5 per mille dell’IRPEF” per l’anno 2013.
Anche per l’esercizio finanziario 2013 si applicano le disposizioni contenute nel decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri del 23 aprile 2010, pubblicato nella Gazzetta Ufficiale n. 131 dell’8 giugno 2010.
Il 14 maggio 2015 l’Agenzia delle Entrate ha pubblicato gli elenchi degli ammessi e degli esclusi di competenza del Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali, con l’indicazione delle scelte e degli importi spettanti a ciascun beneficiario.
Il 5 per mille dell’anno finanziario 2013 verrà erogato nel corso del 2015 e del 2016 dal Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali per il tramite dell’Agenzia delle Entrate a seguito della trasmissione degli elenchi dei soggetti che hanno comunicato le coordinate bancarie (IBAN) valide alla stessa Agenzia.
Il Ministero del Lavoro si riserva di erogare il contributo del cinque per mille di importo inferiore a mille euro agli enti che non hanno comunicato le coordinate IBAN all’Agenzia delle Entrate e che nella richiesta formulata con il modulo enti privi di conto corrente dichiarano esplicitamente di non avere e di non volere un conto bancario/postale. In tal caso il pagamento avverrà in contanti al legale rappresentante dell’Ente presso la cassa della Tesoreria provinciale della Banca d’Italia. La somma dovrà essere obbligatoriamente riscossa entro e non oltre due mesi dall’arrivo dell’accredito in tesoreria.
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Fonte: www.nonprofitonline.it