Realizzazione dei centri di produzione artistica, musica, danza e teatro contemporanei

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Sulla Gazzetta Ufficiale n. 156 del 6 luglio 2016 è stato pubblicato il Decreto Ministeriale 22 dicembre 2015, “Realizzazione dei centri di produzione artistica, musica, danza e teatro contemporanei”.
Il decreto disciplina le modalità di utilizzo dei beni immobili di proprietà dello Stato non utilizzabili per altre finalità istituzionali, e non trasferibili agli enti territoriali, destinati ad ospitare studi di giovani artisti italiani e stranieri per la realizzazione di produzioni di arte, musica, danza e teatro contemporanei.
I beni individuati ai sensi del presente decreto sono locati o concessi dall’ente gestore, per un periodo non inferiore a dieci anni, ad un canone mensile simbolico non superiore ad euro 150, con oneri di manutenzione ordinaria a carico del locatario o concessionario, esclusivamente a cooperative di artisti ed associazioni di artisti, residenti nel territorio italiano.
A tali soggetti i beni immobili verranno assegnati attraverso un bando pubblico, che prevede la presentazione di progetti artistici.
Saranno considerati prioritariamente i progetti che rispondono ai seguenti requisiti:
a) interdisciplinarietà tra diversi settori artistici;
b) disponibilità a condividere i locali concessi in uso con artisti provenienti da altri territori italiani e stranieri coinvolti nella realizzazione del medesimo progetto;
c) attuazione periodica di iniziative aperte al pubblico;
d) alternanza, nei locali concessi, di produzioni artistiche e dei relativi artisti;
e) relazione organica e costruttiva con il territorio di riferimento e con l’intera filiera artistico-culturale e creativa;
f) sostenibilità e fonti plurime di finanziamento, pubblico o privato;
g) promozione da parte di cooperative di artisti ed associazioni di residenti composte prevalentemente da artisti di età inferiore ai 35 anni;
h) raccordo con il tessuto culturale e le tradizioni culturali del territorio in cui e’ sito l’immobile, creando sinergie con gli enti locali e le associazioni culturali già attive nel contesto,
i) gestione eco-sostenibile dell’immobile.
Leggi il Decreto Mibact
 
 

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