Sarebbero almeno 65 le persone morte in un raid aereo condotto con l’uso di gas. L’organizzazione: “La comunità internazionale intervenga o sarà complice”. In sei anni di conflitto oltre 470 mila vittime. Iacomini (Unicef): “Gridiamo basta!”.
ROMA – Sarebbero almeno 65 le persone – tra cui 11 bambini – morte in un raid aereo in Siria. La strage è frutto di un attacco condotto probabilmente con l’uso di gas. A darne notizia l’Osservatorio nazionale per i diritti umani. I feriti e gli intossicati (alcuni gravissimi) sono oltre 350. L’attacco è stato condotto nella provincia nord-occidentale di Idlib, in mano agli insorte e ai qaedisti di Fatah al Sham.
Save the Children: “Siamo oltre l’inferno”. Per Valerio Neri, direttore di Save the Children Italia, “le immagini che arrivano dalla Siria, i corpi senza vita di quei bambini, sono la testimonianza che siamo di fronte ad un orrore che è quello già visto nei campi di concentramento nazisti. Nessuno può più tacere o aspettare di fronte a tutto questo. La Comunità internazionale ha il dovere di intervenire immediatamente o sarà per sempre complice di quello che sta accadendo”.
A sei anni dall’inizio del conflitto in Siria, che si stima abbia fatto finora oltre 470 mila vittime – ricorda Save the Children – sono ancora 5,8 milioni i bambini che vivono sotto i bombardamenti e hanno bisogno di aiuti e sono almeno 3 milioni i bambini che hanno oggi sei anni e non hanno mai conosciuto altro che la guerra.
Iacomini (Unicef): “Gridiamo basta!”. E su Twitter Andrea Iacomini, portavoce di Unicef Italia, scrive: “Bombe con il gas ad Idlib Centinaia di bimbi morti. Immagini raccapriccianti. L’umanità è morta in Siria. Oggi gridiamo tutti insieme BASTA!”.
Fonte Redattore Sociale