La riforma del codice antimafia è legge

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Nella Gazzetta Ufficiale n. 258 del 4 novembre 2017 è stata pubblicata la Legge 17 ottobre 2017 n. 161, “Modifiche al codice delle leggi antimafia e delle misure di prevenzione, di cui al decreto legislativo 6 settembre 2011, n. 159, al codice penale e alle norme di attuazione, di coordinamento e transitorie del codice di procedura penale e altre disposizioni. Delega al Governo per la tutela del lavoro nelle aziende sequestrate e confiscate”.
Il provvedimento detta importanti misure per rendere più snelle e trasparenti le procedure di confisca e riutilizzo sociale dei beni confiscati alle mafie, anche attraverso il potenziamento dell’Agenzia nazionale per i beni sequestrati.
Il testo della Legge si compone di 38 articoli suddivisi in 7 capi che apportano numerose modifiche al Codice antimafia (Decreto legislativo 6 settembre 2011 n. 159).
Tra i punti più qualificanti del provvedimento si segnalano:
– l’ampliamento dei catalogo dei destinatari delle misure di prevenzione personali e patrimoniali agli indiziati del reato di assistenza agli associati e di associazione a delinquere finalizzata a numerosi reati contro la pubblica amministrazione nonchè dei reati di terrorismo, truffa aggravata per il conseguimento di erogazioni pubbliche e stalking;
– la trattazione prioritaria del procedimento di prevenzione patrimoniale;
– il passaggio della competenza per l’adozione delle misure di prevenzione dal tribunale del capoluogo di provincia al tribunale del distretto;
– l’istituzione, in sede distrettuale, di sezioni o collegi giudicanti specializzati per le misure di prevenzione;
– l’introduzione di limiti di eccepibilità dell’incompetenza territoriale e della competenza dell’organo proponente la misura;
– le modifiche procedimentali alla disciplina delle misure di prevenzione;
– la revisione della disciplina dell’amministrazione giudiziaria;
– la dettagliata disciplina del controllo giudiziario dell’azienda;
– le norme sulla trasparenza nella scelta degli amministratori giudiziari e quelle volte anche a garantire le competenze idonee allo svolgimento dell’incarico; in particolare, si prevede la rotazione negli incarichi e una delega al Governo per disciplinare le incompatibilità dell’amministratore giudiziario e del curatore nelle procedure concorsuali;
– le disposizioni in tema di sgombero e liberazione di immobili sequestrati;
– le forme di sostegno volte a consentire la ripresa delle aziende sequestrate, la loro continuità produttiva e le misure a tutela dei lavoratori;
– la delega al Governo per l’adozione di disposizioni per le imprese sequestrate e confiscate sottoposte ad amministrazione giudiziaria, favorendo l’emersione del lavoro irregolare, il contrasto dell’intermediazione illecita e dello sfruttamento del lavoro e consentendo l’accesso all’integrazione salariale e agli ammortizzatori sociali;
– la revisione della disciplina sulla tutela dei terzi di buona fede nei procedimenti di prevenzione;
– la riorganizzazione e il potenziamento dell’Agenzia nazionale per i beni confiscati, con competenza nell’amministrazione e destinazione dei beni solo dalla confisca di secondo grado;
– l’estensione della cd. confisca allargata e la sua assimilazione alla disciplina della confisca di prevenzione antimafia.
Per approfondire l’argomento:
Dossier: Modifiche al Codice antimafia, al codice penale, alle norme di attuazione, di coordinamento e transitorie del codice di procedura penale e ad altre disposizioni. Delega al Governo per la tutela del lavoro nelle aziende sequestrate e confiscate (pubblicato il 22 settembre 2017)
http://www.camera.it
Scarica o leggi la Legge n. 161/2017.
legge_n-161_2017
fonte: www.nonprofitonline.it

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