Calabria: Interventi regionali per la prevenzione e il contrasto della 'ndrangheta

Con la Legge Regionale 26 aprile 2018 n. 9, pubblicata sul BUR 2 maggio 2018 n. 45, la Regione Calabria vuole contrastare i fenomeni mafiosi e rafforzare la cultura della legalità, della solidarietà e dell’etica della responsabilità.
La Regione istituisce la Consulta regionale per la legalità e il monitoraggio del bullismo e del cyberbullismo, quale organo di consulenza della Commissione regionale speciale contro la ‘ndrangheta e della Giunta regionale, nei cui confronti svolge attività conoscitive, propositive e consultive nelle politiche regionali finalizzate alla prevenzione del crimine organizzato e mafioso e della corruzione.
Ai lavori della Consulta partecipano anche: un rappresentante per ogni associazione o fondazione antiracket e antiusura; un rappresentante dei genitori designato dal Forum regionale delle associazioni familiari della Calabria; un rappresentante del mondo accademico e della ricerca universitaria; un rappresentante delle associazioni sportive designato dal CONI – Comitato regionale Calabria.
Viene istituito anche l’Osservatorio indipendente sulla attuazione partecipata, per monitorare l’attuazione coerente e coordinata delle iniziative della presente legge.
Ai lavori dell’Osservatorio indipendente possono partecipare, quali invitati, anche: un rappresentante del Forum regionale del Terzo settore e un rappresentante delle associazioni di riconosciuta rilevanza nazionale.
Ogni anno viene predisposto il Piano speciale legalità, antiracket e antiusura (PSLA). Il Piano prevede l’insieme delle azioni e dei provvedimenti che la Regione Calabria intende adottare per prevenire:
– i rischi di infiltrazione criminale e ‘ndranghetista nel tessuto socio-economico regionale, nonché per contrastarne l’espansione nelle aree in cui il fenomeno mafioso-criminale è particolarmente radicato;
– i fenomeni di usura e di estorsione.
La Regione promuove la stipula di accordi di collaborazione con i seguenti soggetti:
– le associazioni di promozione sociale di cui al Capo II del decreto legislativo 3 luglio 2017, n. 117 (Codice del Terzo settore), iscritte nell’apposita sezione del Registro unico nazionale del Terzo settore di cui alla lettera b) del comma 1 dell’articolo 46 dello stesso Codice e operanti nel settore dell’educazione alla legalità, della cittadinanza attiva e responsabile e del contrasto al fenomeno della ‘ndrangheta;
– le associazioni o fondazioni antiracket e antiusura, con sede in Calabria, di cui all’articolo 15 della L. 108/1996 e/o iscritte negli elenchi prefettizi di cui all’articolo 13, comma 2, della l. 44/1999, e/o iscritte negli elenchi prefettizi ai sensi dell’articolo 1 del D.M. 220/2007;
– gli enti pubblici, ivi comprese le amministrazioni statali competenti nelle materie della giustizia e del contrasto alla criminalità;
– le organizzazioni di volontariato iscritte nell’apposita sezione del Registro unico nazionale del Terzo settore di cui alla lettera a) del comma 1 dell’articolo 46 del D.Lgs. 117/2017 e operanti nel settore della legalità.
La Regione promuove:
– Iniziative a sostegno della cultura della legalità e della cittadinanza responsabile: attività didattiche integrative, laboratori, indagini e ricerche; attività di ricerca, documentazione, informazione e comunicazione; attività, anche attraverso la proiezione di docu-film e dibattiti, finalizzate allo sviluppo della coscienza civile, costituzionale e democratica, al rispetto delle diversità, alla lotta contro le mafie;
– Politiche di contrasto della corruzione e dell’illegalità all’interno dell’amministrazione regionale e delle altre amministrazioni pubbliche
– Interventi per la prevenzione della marginalità sociale e culturale a favore di minori provenienti da contesti familiari pregiudizievoli o disgregati
– Interventi regionali per la prevenzione e la lotta al fenomeno di usura e di estorsione: eroga contributi in favore di associazioni economiche sociali, fondazioni antiusura e antiracket presenti nel territorio regionale, per specifiche azioni di tipo educativo e campagne informative volte a favorire l’emersione, oltre che il sostegno alle vittime di usura e di estorsione.
Viene istituito il “Fondo regionale di prevenzione del fenomeno dell’usura e di solidarietà alle vittime di criminalità e dei loro familiari”, i cui beneficiari sono le vittime di usura e di estorsione, i soggetti a rischio di usura.
Nei confronti di soggetti che in ragione della loro qualità personale o dell’esercizio di attività lavorativa, commerciale, imprenditoriale, professionale, sindacale, sociale o culturale, risultino vittime di azioni della criminalità commesse nel territorio regionale, la Giunta regionale concede un indennizzo pari al 10 per cento del danno subito prevedendo un massimale di 15.000,00 euro.
Interventi per la prevenzione dell’usura connessa al gioco d’azzardo patologico.
I comuni, entro novanta giorni dall’entrata in vigore della presente legge, dispongono limitazioni temporali all’esercizio del gioco tramite gli apparecchi, con “un limite massimo di apertura non superiore alle otto ore giornaliere e la chiusura, non oltre le ore 22.00, delle sale da gioco, delle sale scommesse, degli esercizi pubblici e commerciali, dei circoli privati e di tutti i locali pubblici od aperti al pubblico in cui sono presenti o comunque accessibili le forme di gioco a rischio di sviluppare dipendenza”.
Il testo introduce “il divieto di installazione di apparecchi per il gioco d’azzardo lecito in locali che si trovino, rispettivamente, a una distanza di 300 metri per i comuni con popolazione fino a cinquemila abitanti o 500 metri per quelli con popolazione superiore a cinquemila, dai luoghi sensibili come istituti scolastici, luoghi di culto, impianti sportivi, luoghi di aggregazione giovanile ed oratori”. I titolari delle sale da gioco e delle sale scommesse esistenti hanno 12 mesi di tempo dalla data di entrata in vigore della legge per adeguarsi.
Viene istituito il Tavolo regionale sui beni e aziende sequestrati e confiscati al fine di favorire la promozione, consultazione e supporto delle attività di programmazione, monitoraggio e controllo nelle azioni di valorizzazione dell’utilizzo dei beni confiscati e la piena attuazione e il coordinamento tra le associazioni di volontariato e di promozione sociale, il mondo della cooperazione, le organizzazioni sindacali e le associazioni dei datori di lavoro più rappresentative a livello regionale.
La Regione promuove anche la responsabilità sociale delle imprese, anche al fine di contrastare più efficacemente fenomeni di illegalità nonché prevenire l’infiltrazione e il radicamento della criminalità organizzata e ‘ndranghetista.
La presente Legge detta disposizioni volte specificatamente ad attuare un sistema integrato di sicurezza territoriale contro i fenomeni che alterano il mercato del settore edile e delle costruzioni a committenza pubblica e privata.
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Fonte: Redazione Non profit on line

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