Studio Ismu in vista della Festa della Repubblica. Nel 2017 oltre 200 mila nuove acquisizioni di cittadinanza. Quasi la metà sono musulmani. Quasi un terzo ha meno di 15 anni. Siamo i primi in Europa. Record in Lombardia.
MILANO – L’attenzione è sempre sugli sbarchi, ma la grande trasformazione del fenomeno migratorio in Italia sta avvenendo in modo molto meno clamoroso. Nel 2017 sono diventati cittadini italiani 224 mila immigrati. Nell’ultimo decennio, 1,1 milioni. E di questi, quasi la metà (il 49,4% pari a 560mila unità) sono musulmani. È quanto emerge da uno studio realizzato dalla Fondazione Ismu in occasione della Festa della Repubblica. “Il numero dei nuovi cittadini è sempre più cresciuto – spiega in una nota -: si è passati dai 65 mila del 2012 ai 101 mila del 2013, ai 130 mila del 2014, per arrivare ai 178 mila nel 2015 e ai 202 mila nel 2016”. L’Italia è di gran lunga al primo posto in Europa per numero di acquisizioni di cittadinanza. Nel 2015 e nel 2016 (ultimi dati disponibili) l’Italia risulta al primo posto in Europa per numero di acquisiti alla cittadinanza: le nostre 380 mila nuove acquisizioni sono il 40% in più rispetto a quelle del Regno Unito (268 mila) o della Spagna (265 mila), seguite da Francia (233 mila), Germania (223 mila) e Svezia (110 mila). Ed è probabile che le 224 mila acquisizioni di cittadinanza avvenute nel solo 2017 in Italia confermeranno o rafforzeranno questo primato.
Non è ancora possibile fare un’analisi dettagliata di chi sono i nuovi cittadini del 2017. Lo studio dell’Ismu si è allora concentrato su quelli del 2016, per i quali ora sono disponibili più informazioni. E si scopre così, che quasi un terzo ha meno di 15 anni: circa 64 mila dei 202 mila nuovi italiani del 2016. “Inoltre va sottolineato che i neoacquisiti alla cittadinanza italiana di quest’ultimo decennio, essendo molto spesso giovani, hanno senz’altro contribuito alla nascita di bambini con nazionalità italiana (appunto perché figli di genitori divenuti italiani)”, spiega Ismu. Tra i nuovi cittadini, primeggiano per il 2016 gli albanesi (37 mila), seguiti da marocchini (35 mila), rumeni (13 mila) e indiani (10 mila).
La Lombardia è al primo posto per numero di nuove acquisizioni di cittadinanza. Nel 2016 la Lombardia è al primo posto sia per numero assoluto di nuovi cittadini (54 mila), sia per aumento percentuale (+18,5% rispetto al 2015). Non solo. Dal 2012 al 2016 il numero di acquisizioni annue di cittadinanza italiana in Lombardia è quasi quadruplicato: da 14 mila infatti si è passati appunto a 54 mila unità. Dietro la Lombardia, sia per numero assoluto nel 2016 sia per aumento percentuale rispetto al 2012, si colloca il Veneto, con 29 mila acquisizioni di cittadinanza italiana durante il 2016 (+13,6% rispetto al 2015), ovvero tre volte e mezzo rispetto a quelle registrate nel 2012, anno in cui erano poco più di 8mila. Seguono l’Emilia-Romagna, con 25mila acquisizioni nel 2016 (contro le più di 8 mila nel 2012), il Piemonte (20 mila acquisizioni nel 2016 contro 6mila nel 2012, la Toscana (14 mila acquisizioni nel 2016 contro 5mila nel 2012), il Lazio (12 mila), e le Marche (8 mila). (dp)
Fonte Redattore Sociale