Scuola Don Bosco – Tematiche relazionali

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Tematiche relazionali Al via i seminari
di Giusi D’Angelo
Le tematiche relazionali sono state al centro del primo dei quattro seminari promossi dall’Istituto comprensivo “Don Bosco”, in collaborazione con l’associazione di psicologi e psichiatri “MiPiAci”. Grazie alla proficua collaborazione tra la Scuola, rappresentata dalla dirigente Dormenika Cacciatore e dal sodalizio vibonese, presieduto da Bruno Pisani, si è concretizzato un piccolo progetto pensato per i docenti, al fine di implementare le conoscenze riguardanti le nuove sfide educative. Il seminario è stato tenuto dal presidente Pisani, neuropsichiatra infantile e terapeuta familiare e dalla dottoressa Maria Tiziana Ferraro, operatrice della comunicazione. In tale circostanza sono stati trattati temi di grande attualità come l’uso del telefonino, le dinamiche relazionali, il rapporto scuola famiglia, il senso delle regole: “Se la famiglia costituisce la prima scuola di vita e di relazione-ha Sottolineato Pisani – la scuola coopera ed Integra il lavoro di competenze comunicative iniziato dai genitori». Proprio nell’interfacciarsi
con l’altro, come sottolineato durante l’appuntamento, le nuove generazioni mostrano difficoltà e sviluppano ansie, Nel corso del workshop, inoltre, si è evidenziata l’importanza delle famiglie, «nella creazione di una
alleanza educativa con la scuola che sappia promuovere la crescita di ragazzi responsabili e capaci di discernimento». La scuola deve rappresentare il giusto contesto in cui apportare modelli educativi sani, indirizzati allo sviluppo dei giovani, sempre più vittime delle mode consumistiche:”Nei confronti della classe docente -ha aggiunto Pisani-è bene che tutta la società adotti una mentalità inclusiva, per non lasciare la scuola ad affrontare senza l’adeguato supporto le sfide educative dei nostri tempia. Grande entusiasmo ha caratterizzato il pomeriggio vibonese. Il ciclo di seminari è stato accolto con partecipazione dal corpo docente e dal preside Cacciatore, la quale non ha mancato di evidenziare la buona risposta da parte degli insegnanti. Oltre cento sono stati i docenti che hanno preso parte al progetto, operanti nella scuola dell’infanzia, primaria e secondaria di primo grado: «C auguriamo di proseguire in questa direzione, proponendo e aprendo iniziative simili anche ai genitori a partire dal prossimo anno scolastico» ha commentato il dirigente scolastico rinnovando come la scuola, per il benessere degli allievi, debba aprirsi al territorio e alle associazioni. Le professionalità, operando in sinergia con la classe docente, contribuiscono a  rendere gli istituti piccoli laboratori di idee, Da molti.docenti, infine, è stato espresso il bisogno di creare una comunità educante territoriale al fine di combattere l’indifferenza e la mancanza di valori a cui  vengono esposti i ragazzi.
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