Con le "mani unite" per salvare una vita

simulazione mani unite

Quando i volontari delle associazioni “Graziella Ciaccio”, “Uniti e solidali”, “L’Alveare”, “Ave-Ama”, “Centro di Solidarietà Catanzaro Marina”, “Gruppo Volontari Emmaus” e “Centro Calabrese di Solidarietà”, aderenti alla rete di “Associazioni Amiche”, si sono ritrovati venerdì mattina nella stanza del Campus Universitario per la prima giornata di corso di formazione BLS-D, hanno dovuto dapprima superare lo shock dei manichini messi a terra su cui adoperarsi per gli interventi di rianimazione, e poi accettare la sfida di salvare una vita in una manciata di secondi. Il corso, che ha potuto contare su quaranta iscritti nei tre giorni complessivi, mirava infatti ad una formazione completa dei volontari che solo le spiegazioni accurate del team di anestesia e rianimazione del Policlinico Universitario della Magna Graecia, intervallate dalla proiezione di video davvero impressionanti e seguite da diverse simulazioni pratiche, potevano garantire.

Del resto, non c’era solo il conseguimento dell’attestato di partecipazione – e della “card” dell’American Heart Association per i più meritevoli – in gioco, ma soprattutto l’apprendimento delle tecniche di rianimazione che costituiscono le prime fondamentali mosse per strappare una persona alla morte. Capita così di sovente di vedere cadere a terra una persona a causa di un arresto cardiaco improvviso, che affidarsi all’intervento, spesso tardivo, dei sanitari è un rischio che si deve evitare per quanto possibile: ecco perché proliferano i corsi di formazione da destinare ad un pubblico laico, anche se non tutti sono di pari valore. Chiunque, infatti, attraverso la compressione del torace tale da riattivare la circolazione del sangue che il cuore non pompa più, e la ventilazione bocca a bocca, può scongiurare la morte imminente del malcapitato: “L’importante è crederci fino in fondo, anche se rianimare una persona che ha perso coscienza, in arrivo dei soccorsi con il defibrillatore, costa molto impegno e fatica – ha spiegato il responsabile scientifico del Centro di Simulazione, Ermenegildo Santangelo, affiancato dai medici dell’unità di rianimazione Fulvio Gusmano, Monica Muratgia, Concetta Verre e Domenico Amelio – C’è sempre più bisogno di una rianimazione di qualità, in modo da estendere a quante più persone possibili le giuste competenze per salvare una vita. E nel dubbio, è sempre preferibile effettuare le manovre di rianimazione cardio-polmonare piuttosto che non praticarle affatto. Non c’è niente di più grave di un arresto cardiaco”.
E’ con le mani unite sul torace che un cuore impazzito può ritornare a pulsare, e con le “mani unite” la rete di “Associazioni Amiche”, presieduta da Mario Cortese (Lucia Arabia, presidente dell’associazione “Graziella Ciancio”, si occupa invece della segreteria organizzativa) si propone di portare avanti un progetto che ha inizio con la formazione BLS-D, e prosegue con una serie di altre iniziative tendenti a promuovere la cultura del volontariato (quali l’apertura di un centro di ascolto, il servizio mensa nel periodo estivo e vari laboratori artistici) ed a rendere più efficace l’assistenza domiciliare, grazie al sostegno avuto con la Fondazione con il Sud, attraverso la partecipazione al Bando delle Reti.

Ufficio stampa CSV Catanzaro

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