Vibo
Al via il simposio nazionale Simeu
La rete della medicina d’urgenza e la cultura della difesa della vita
Sono oltre 900 gli iscritti al simposio nazionale di Vibo emergency, giunto ormai alla sua decima edizione. Il progetto, curato sin nei minimi dettagli dal presidente Enzo Natale (primario del Pronto Soccorso dell’ospedale Jazzolino), rappresenta un appuntamento annuale di grande rilevanza.
Oltre ad essere un momento irrinunciabile di aggiornamento e qualificazione professionale del personale operante nei dipartimenti di emergenza di tutto il Meridione, il seminario è anche un modo per dare lustro a tutto il territorio vibonese. Infatti, per l’occasione arriveranno in città ospiti illustri ed esperti del settore.
Con l’alto patrocinio del ministero dell’Interno e della direzione centrale di sanità il simposio Simeu prenderà il via domani alle 10 nella sala convegni della Provincia con il macrotema: “La medicina d’urgenza dall’extra all’intramoenia, il modello Spok-hub”. Ad aprire l’importante kermesse sarà il vicepresidente del consiglio regionale Antonio Viscomi, il quale presenterà l’attivazione di una delegazione in Calabria della Fondazione internazionale aiuti per la ricerca sulle malattie rare. Iniziativa, questa, messa in campo grazie alla collaborazione tra Simeu Calabria e Armr onlus e naturalmente merito dell’instancabile opera del dott. Natale. Sul tema interverranno il prof. Silvio Garattini (Istituto Negri), la prof.ssa Ariela Benigni e la presidente nazionale Daniela Guadalupi Gennaro. Nel pomeriggio verrà trattato invece il tema attuale della violenza ai minori e agli anziani; verranno resi noti i decreti attuativi per l’applicazione operativa dell’insegnamento delle tecniche di primo soccorso nella Scuola, per come previsto dal decreto sulla “Buona Scuola” divenuto legge grazie all’impegno di tutta la Faculty dell’Onlus “Un messaggio per la vita” presieduta dallo stesso dott. Natale, insieme al prof. Mario Balzanelli. Obiettivo dell’evento è quello di affermare standard di qualità adeguati per la diffusione di linee guida che garantiscano una organizzazione omogenea. È infatti ormai incontestabile che l’evoluzione logica e naturale dei servizi debba essere il sistema delle emergenze sanitarie. Non semplice teoria, quindi, ma anche applicazione pratica, finalizzata all’adattamento dei processi formativi alla realtà medica, italiana e non.(v.s.)