Clara Capponi .- fonte: CSVnet
Dopo i risultati di “Noprofit#EUskills” CSVnet presenta alla Commissione Europea il progetto . Si punta ad organizzare 100 training formativi per gli operatori e i volontari dei CSV nelle associazioni di 5 paesi europei.
I CSV come “provider” di formazione per la crescita di tutto il terzo settore: è questo l’obiettivo del progetto “GROOVEurope! Promuovere l’innovazione sociale attraverso percorsi di istruzione e formazione professionale in Europa” presentato lo scorso 2 febbraio da CSVnet, in qualità di capofila di un consorzio composto da 23 Centri di Servizio per il Volontariato.
Il progetto, il cui budget supera i 200 mila euro, è stato proposto in risposta alla call della Commisione europea relativa al programma Erasmus+ (Azione Chiave 1) per la realizzazione di viaggi formativi all’estero di tipo professionale (VET/IFP – Istruzione e Formazione Professionale). Nato dalla felice esperienza di “Noprofit#EUskills” – che tra il 2016 e il 2017 ha messo a disposizione borse di formazione all’estero per i CSV e le associazioni aderenti – l’iniziativa mira a realizzare 100 training formativi per gli operatori e i volontari dei CSV, della durata di due settimane ciascuna, da programmare nell’arco di due anni (tra il 2018 e il 2019) presso organizzazioni di diversi Paesi europei.
I partecipanti potranno confrontarsi con le organizzazioni straniere grazie allo scambio di buone prassi su argomenti quali la progettazione in ambito sociale e/o internazionale, il fund-raising, il people-raising e la conoscenza di realtà di terzo settore locali.
Con “GROOVEurope!” gli operatori dei CSV – e di conseguenza le realtà del terzo settore ad essi connesse – potranno migliorare le proprie competenze, come la capacità di comunicare e lavorare in lingua inglese, attivare proposte di istruzione e formazione professionale con l’utilizzo di nuove tecnologie e applicare strumenti di innovazione tecnologica in ambito sociale.
Inoltre, grazie all’esperienza formativa all’estero che i beneficiari delle 100 borse avranno l’opportunità di realizzare, sarà promosso un circuito virtuoso di scambio di conoscenze a livello internazionale e si verrà a consolidare una rete di innovazione sociale europea e nazionale (a partire dai contesti territoriali di provenienza dei CSV).
Il progetto dà seguito al piano di sviluppo europeo di CSVnet – avviato nel 2016 con l’apertura di un ufficio operativo a Bruxelles – ed è parte integrante della programmazione strategica dell’organizzazione.
Il consorzio che ha presentato la proposta progettuale è rappresentativo di tutte le macro-aree regionali italiane. Per il Nord-est: i CSV di Belluno, Friuli Venezia Giulia e Verona; per il Nord-ovest: i CSV di Monza e Brianza, Como, Brescia, Pavia, Lecco, Torino, Milano, Savona, Sondrio, Varese; per il Centro: i CSV di Marche, L’Aquila, Perugia, Lazio Cesv, Toscana; per il Sud e le isole: i CSV di Catanzaro, Vibo Valentia, Cosenza, Foggia, Palermo.
La presenza di CSVnet come ente capofila garantisce l’apertura del progetto anche agli operatori e volontari dei CSV che non fanno parte del consorzio (i CSV soci del Coordinamento sono 69).
Le esperienze formative saranno effettuate in cinque Paesi europei diversi, presso organizzazioni con una lunga esperienza nell’ambito della formazione sui temi oggetto dell’iniziativa: CEV – Centro Europeo del Volontariato (Belgio); JDC – Centro Diurno Giovanile (Lituania); CPV – Confederazione Portoghese del Volontariato (Portogallo); Pro Vobis – Centro Nazionale di Risorse per il Volontariato (Romania); MEP – Europrojects Granada (Spagna).
Il programma Erasmus+ è uno dei programmi che gestisce fondi cosiddetti “indiretti”, ovvero non gestiti centralmente da Bruxelles ma da un’agenzia nazionale (o più di una, come nel caso dell’Italia). La proposta progettuale è stata dunque sottoposta a INAPP (ex ISFOL) che sarà anche l’agenzia incaricata di effettuare le valutazioni dei vari progetti e determinare quali saranno finanziati.
La pubblicazione degli esiti è prevista per l’estate 2017.