PIZZ0 I locali si trovano al piano terra del palazzo ex sede del giudice di pace
“Ali di Fata”, eccp la nuova residenza
L’ associazione nata a seguito della tragedia che ha colpito la famiglia Rocco
di ERICA TUSELLI
PIZZO – È stata inaugurata la nuova sede dell’associazione “Ali di Fata”. I locali si trovano al piano terra del palazzo ex-sede del giudice di pace, una struttura che l’amministrazione comunale guidata da Gianluca Callipo ha deciso di dare in gestione a diverse realtà benefiche e ricreative del territorio napitino, L’associazione “Ali di Fata”, come ha spiegato la presidente Martina Rocco, «è nata cinque anni fa a seguito di una tragedia che ha colpito la mia famiglia». Nel 2011 la sorella di Martina, Federica, morì improvvisamente a soli 23 anni, stroncata da un infarto, e con lei la figlia che portava in grembo. Un dramma che ha portato la famiglia Rocco ad attivarsi per sensibilizzare l’opinione pubblica e avviare corsi di formazione sull’uso del defibrillatore, strumento essenziale per prestare un primo soccorso in casi di malore come quello di Federica. Dopo la benedizione del parroco del Duomo di San Giorgio, don Pasquale, si è aperto un dibattito sul tema “Solidarietà e Associazionismo”. Ad introdurre i lavori è stata la presidente Rocco che nel suo intervento ha ricordato il percorso dell’associazione: «Come prima azione abbiamo donato tre defibrillatori al Palazzetto dello Sport, al campo sportivo e al presidio della guardia medica di Pizzo. Successivamente abbiamo
iniziato ad organizzare corsi di formazione, la mensa per le famiglie bisognose e la donazioni di vestiti e cibo. Questa nuova sede così spaziosa quindi ci permetterà di ampliare ancora di più le nostre attività». Nel suo contributo il sindaco Callipo ci ha tenuto a ringraziare i carabinieri della Stazione di Pizzo guidati dal maresciallo Paolo Fiorello e il capitano della compagnia di Vibo Valentia Piermarco Borettaz per aver, con il loro intervento, liberato questo spazio occupato abusivamente, Le parole del sindaco poi si sono rivolte agli intervenuti auspicando una collaborazione sempre Crosconto tra lo istituzioni e l’associazione “Ali di Fata” ma anche con l’intera collettività. I tempi che viviamo sono difficili – ha continuato il primo cittadino-ed è impossibile per una amministrazione far fronte a tutti i bisogni urgenti dei propri cittadini perché spesso la politica ha tempi lunghi; c’è bisogno che ognuno faccia qualcosa. Auguro che questa struttura possa dare una spinta maggiore alle attività di “Ali di Fata”, e di questo ne gioverà l’intera comunità pizzitana. A seguire gli interventi dello psichiatra Beniamino Donnici, della vice-presidente della Croce Rossa di Vibo Valentia Teresa Vallone e di Santina Belvedere, responsabile della formazione Asp di Vibo valentia, cho hanno ricordato l’importanza della cooperazione tra associazioni ed enti pubblici. La chiusa della serata è stata affidata alla mamma di Federica, la signora Pi
nella, che ha spiegato come il dolore di questa morte si sia trasformato in forza: «Questa associazione è diventata la mia casa, qui mi sento gratificata. Vi ringrazio per l’aiuto che ci avete dato fino ad ora e vi chiedo di continuare a sostenerci. Quando arrivano persona per un chilo di pasta o un litro di latte per i figli, capisco quali siano i bisogni reali della gente. C’è bisogno di accoglienza e noi saremo qui proprio per questo», L’associazione “Ali di Fata” rimarrà aperta tutti i lunedì, mercoledì e venerdì per la raccolta degli abiti usati e di cibo a lunga conservazione; una volta al mese si tiene invece la mensa dei poveri e si sta attrezzando lo spazio.