TROPEA – Coinvolti i ragazzi ospiti
VIA CRUCIS AL CENTRO “DON MOTTOLA”.
(Nella foto: Un momento della Via Crucis).
TROPEA – Nella Concattedrale, il Centro di solidarietà Don Mottola, presieduto da Rosaria Cortese, ha celebrato la “sua via Crucis”. Un momento di forte e intensa spiritualità ha riunito tutti gli appartenenti al Centro, dai ragazzi che lo frequentano, agli operatori, ai volontari, ai genitori dei disabili. E’ stata la conclusione di una preparazione all’evento che ha avuto bisogno di giorni di impegno da parte di tutti. Infatti, al Centro, sono state effettuate delle riprese fotografiche nelle quali ragazzi e operatori, hanno posato con gli abiti adatti alla scena, confezionati all’interno del centro stesso, al fine di rappresentare i momenti cruciali delle 15 stazioni. Hanno posato Enzo Valeri nelle vesti di Gesù, Romania Zangone (Maria), Francesco Pontieri (Pilato), Nicola Stumpo (Giovanni), Gemma Cortese (Cireneo). I soldati sono stati impersonati da Giovanni Caputo, Vincenzo Candido, Francesc Pontieri, Nicola e Lorenzo. Per le Pie donne, hanno posato Mimma Accorinti, Franca Lonano, Dudi Molina, Gemma COrtese, Tina Fiorentino, Sonia Tropeano, Maria Stumpo, Maria Zangone. L’angelo è stata Sonia Tropeano. Hanno preso parte anche gli studenti della scuola Primaria della classe 3^A. Le foto relative alle 15 stazioni rappresentanti la Via Crucis, sono state quindi incollate su delle tavole di media grandezza, mentre è stato anche elaborato e stampato un libretto con la dovuta liturgia della sacra rappresentazione e distribuito ai presenti all’interno della concattedrale. Ai piedi della Madonna di Romania, dunque, unitamente al parroco don Ignazio Toraldo Di Francia, la Via Crucis è stata celebrata con i ragazzi del centro che, uno dopo l’altro, hanno portato all’altare i quadri delle 15 stazioni, accompagnati dagli operatori e dai volontari che hanno portato la croce e letto le prefhiere relative. Presenti i piccoli studenti della classe 3^A. Quello che ha commosso tutti è stata la partecipazione intensa e sentita dei ragazzi del Centro che, come si sa, sono diversamente abili. E a tal proposito don Ignazio ha spinto alla riflessione tutti su cosa o chi avvicina loro al resto della società e in particolare ai volontari. La risposta è giunta da Roberto Cortese: “Gesù”. Quel Gesù che il giorno seguente ha portato ragazzi, operatori e volontari al Villaggio don Mottola dove è stata ripetuta la liturgia della via Crucis alla presenza delle donne anziane ospitate nella struttura. Un gesto di amore verso coloro che non hanno più la forza fisica per frequentare la chiesa, come grande è l’amore che si respira all’interno del centro di solidarietà don Mottola dove vive ed è sempre presente il pensiero del Venerabile basato principalmente sulla promozione dei valori della solidarietà, della carità, dell’accoglienza ai più bisognosi; bisognosi non solo di pane, di tanto altro.
Fonte: Il quotidiano del sud.
Autore: Vittorio Saccà.