GIORNATA REGIONALE ADMO – Al Palavalentia il Trofeo “Giuseppe Nusdeo”
SENSIBILIZZARE E DONARE AGLI ALTRI
Tra sport e scuola, l’iniziativa dell’Associazione nazionale donatori midollo osseo.
(Nelle foto: Alcuni momenti della XXIII Giornata regionale Admo organizzata dalla sezione vibonese della stessa Associazione di donatori di midollo osseo).
VIBO VALENTIA – Un momento di sensibilizzazione, di riflessione sull’importanza del donare. Il tutto nel ricordo, non di certo sbiadito, di Giuseppe Nusdeo, giovane vibonese andatosene via troppo presto a causa della leucemia. Per questo è stato organizzato un memorial che ha visto la partecipazione di due istituti scolastici, i quali si sono dati battaglia sul campo del Palavalentia in due match di pallavolo. In occasione della XXIII Giornata regionale Admo, organizzata dalla seziona vibonese della stessa Associazione dei donatori di midollo osseo, si è svolto nei giorni scorsi il Trofeo Giuseppe Nusdeo, iniziato dopo una messa celebrata da don Purita e tenutasi nel duomo di San Leoluca, alla quale hanno partecipato numerosi alunni di diverse scuole della città e di diverso grado. La responsabile della divisione vibonese dell’Admo, Pina Davoli, mamma di Giuseppe, ci ha raccontato il senso di queste iniziative, il messaggio che l’associazione vuole dare. Non è un semplice invito a donare, anzi. Lei è una vera e propria “macchina da guerra”, con una umanità davvero difficile da dimenticare, anche a primo impatto. “Non è solo donazione, ma sensibilizzazione. Partiamo dai più piccoli per abituarli alla solidarietà e allo stare insieme, per poi farli arrivare ai 18 anni pronti per donare. Nelle scuole reperiamo fra i più grandi i donatori, mentre i più piccoli reperiscono donatori nelle loro famiglie. Il messaggio viene veicolato tramite i più giovani, in modo tale da farlo arrivare nelle loro care”, ha detto la Davoli. Giuseppe, inoltre, era un giovane attaccato alla scuola e credeva nella partecipazione, per questo vi è un coinvolgimento dei ragazzi vibonesi. Senza alcuna distinzione. “Fino al mattino prima di morire lui ha studiato inglese con un insegnante, ci teneva. Oggi a messa c’erano ragazzi non della nostra stessa religione, ma che condividono pienamente i valori cristiani. Hanno ricordato i bambini poveri, quelli soldato, quelli sui barconi durante gli sbarchi, come le decine arrivate in quello avvenuto pochi giorni fa (ha detto la responsabile Admo). Abbiamo la Protezione civile con noi proprio per far sapere che la nostra è una solidarietà ad ampio raggio. La nostra è un’associazione in vita e per la vita, internazionale, è per questo che non abbiamo frontiere”. Una giornata di festa e di sport in cui i ragazzi del Liceo Scientifico Giuseppe Berto e del Classico Michele Morelli di Vibo Valentia si sono sfidati a pallavolo, mentre una rappresentanza del resto delle scuole era presente sugli spalti del Palazzetto dello sport, di viale della Pace. Sul parquet anche Sabina Nardo dell’Ufficio scolastico provinciale, che ha voluto introdurre le squadre sul campo. Secondo la Nardo “unire questo tipo di manifestazioni alle attività ludico-sportive, non può che far avvicinare i ragazzi a tematiche così delicate”. La missione della Admo non finirà, e sono ancora tante le iniziative in programma, come quella di fine maggio che unirà ancora una volta sport e donazione, e che avremo modo di seguire da vicino. Lo scopo principale è e sarà quello di informare sulla possibilità di combattere leucemie, linfomi, mieloma e altre neoplasie del sangue attraverso la donazione e il trapianto di midollo osseo. Sono migliaia le persone che ogni anno in Italia necessitano di un trapianto, ma purtroppo la compatibilità genetica è un fattore molto raro, che ha maggiori provabilità di esistere tra consanguinei. E’ per questo che non bisogna mai essere indifferenti.
FONTE: Quotidiano del Sud
AUTORE: Federico Calandra