In 10mila al Parco urbano per il primo maggio: una festa di musica, confronto e solidarietà.
Una festa nella festa quella andata in scena al Parco urbano dove, quasi diecimila persone hanno partecipato all’evento promosso per il primo maggio al Parco urbano, durante il quali è stata celebrata anche la sesta edizione della Festa del volontariato vibonese che, spiega il direttore del Csv Maurizio Greco, «si è rivelato un importante momento di aggregazione e di riflessione per tutto il terzo settore della provincia». La festa, infatti, organizzata dal Csv di Vibo Valentia e inserita nel programma “Vibo Valentia nel suo primo Maggio”, in collaborazione con la Pro loco cittadina, insieme alle organizzazioni sindacali Cgil, Cisl e Uil, e al Sistema bibliotecario vibonese, con il patrocinio dell’Amministrazione comunale, «ha calamitato – sottolinea Greco – un pubblico numeroso di associazioni e cittadini presso il grande “Parco urbano” addobbato a festa per l’occasione».
Iniziata al mattino con l’esposizione delle auto d’epoca, la festa è proseguita nel pomeriggio con l’animazione delle scuole di ballo, palestra all’aperto, fattoria didattica, la rotonda degli innamorati, tuning car audio e animazioni varie, prima della conclusione affidata al concerto finale. Nel pomeriggio, poi, anche un momento di dibattito e riflessione, con la tavola rotonda che ha messo a confronto gli organizzatori della manifestazione sul tema “Quale sviluppo per il Vibonese”.
Durante la giornata, inoltre, fanno sapere dal Csv, sono state presentate al pubblico le associazioni di volontariato della provincia che hanno aderito alla manifestazione. Soddisfatto, in tal senso, il presidente del Csv Roberto Garzulli, che ha ringraziato il presidente della Pro loco di Vibo Valentia Luigi Saeli, per il coinvolgimento nella realizzazione dell’iniziativa, così come «i molti volontari che con il loro lavoro hanno permesso la realizzazione della manifestazione. Le associazioni di volontariato – sottolinea – basate sulla gratuità e sulla spontaneità, sono dei grandi ricettori delle problematiche della comunità, sono le “sentinelle” del territorio. Purtroppo sempre più la politica e la pubblica amministrazione danno per scontate le risposte ad alcuni bisogni emergenti che non dovrebbero essere a carico del volontariato. Le criticità sono note a tutti: l’invecchiamento della popolazione con conseguente scarso ricambio con i giovani, un mondo del lavoro sempre più precario e con l’allungamento del periodo per la pensione (dunque le persone hanno meno tempo da dedicare al volontariato), la mobilità territoriale e la crisi occupazionale. C’è necessità quindi – conclude – di cogliere i cambiamenti, cambiare la dinamica delle relazioni e puntare su un volontariato a tempo pieno, la sussidiarietà non sia un abuso del servizio volontario, serve un rispetto dei ruoli». Soddisfatti per la riuscita dell’evento anche i rappresentati dell’Amministrazione comunale, presenti alla manifestazione, che hanno garantito che rafforzeranno il loro impegno per migliorare e sostenere la seconda edizione della manifestazione.
FONTE: 21 RIGHE