(Nella foto: Il gazebo dei volontari Admo)
Continua la campagna di sensibilizzazione di Admo sull’importanza della donazione del midollo osseo. Dopo la firma della convenzione tra l’associazione e il consiglio degli studenti dell’Unical, si è svolta due giorni fa presso il Campus d’Arcavacata la prima giornata di sensibilizzazione Admo presso l’Ateneo.
Il ponte Pietro Bucci e il parcheggio della biblioteca sono stati sede della manifestazione, nella quale i volontari di Admo sezione Cosenza, fin dalle nove del mattino, si sono impegnati nel sensibilizzare gli studenti sulla tematica della donazione del midollo osseo, utile a contrastare malattie come mielomi e leucemie. Il tutto si è svolto con la collaborazione della Protezione civile regionale Acsi, Fidas Paola, Centro Trasfusionale Annunziadi Cosenza guidato dal dottor Francesco Zinno, Museo del Mare di Pizzo Calabro con il responsabile e promotore Pino Procopio, Il Paese di Gertrude, Vip Cosenza, l’associazione studentesca Università Futura ed il consiglio degli studenti. Può essere donatore di midollo osseo qualunque persona, sana, con età compresa tra 18 e i 35 anni effettuando un semplice prelievo di sangue periferico e permettendo l’inserimento delle sue caratteristiche genetiche di istocompatibilità nel registro nazionale Ibmdr.
“L’università senz’altro è il fulcro per diffondere il messaggio, insegnare stili di vita sani e reperire potenziali donatori di Cse, Cellule staminali emopoietiche. La compatibilità tra donatore e ricevente è molto bassa, si parla di 1:100.000, pertanto più alto è il numero dei potenziali donatori inseriti nel registro e maggiore sarà la possibilità che un paziente bisognevole di trapianto di midollo osseo possa trovare il donatore compatibile e attraverso il trapianto, vincere la sua battaglia contro malattie un tempo dichiarate incurabili”, ha detto il vibonese Gabriele Nusdeo, responsabile della divisione cosentina dell’Admo.
La donazione di midollo osseo “è una donazione in vita per la vita”, volontaria, gratuita, anonima ed internazionale: “Tutti si sono impegnati nella riuscita della manifestazione – ha spiegato Nusdeo – ottenendo favolosi risultati e numerosi prelievi da inserire in banca dati. Un caloroso ringraziamento va a tutte le associazioni che hanno partecipato all’evento ed in particolare a tutti i volontari Admo che si sono impegnati nella ricerca dei potenziali donatori, trasmettendo a tutti gli studenti il messaggio della donazione”.
Prosegue, dunque, la missione dell’associazione dei donatori di midollo osseo, molto attiva anche a Vibo, dove recentemente si è svolta anche la ventitreesima giornata regionale che ha visto la partecipazione delle scuole. Donare vuol dire partecipare attivamente ad un progetto di solidarietà che ci fa sentire vicini a chi purtroppo lotta contro dei mali terribili. Dietro ogni donatore c’è il supporto importante di una squadra vincente come quella di Admo, che continuerà nella sua campagna di sensibilizzazione attraverso nuovi appuntamenti.
FONTE: Il quotidiano del Sud
AUTORE: Federico Calandra.