Prosegue il cammino di lotta della Ra.Gi. Onlus contro il dilagare dei Disturbi del Comportamento Alimentare. Per il quarto anno, l’associazione celebra la Giornata del Fiocchetto Lilla, evento istituito in memoria di Giulia Tavilla, scomparsa a soli 17 anni per un problema di anoressia. Ancora una volta, la Ra.Gi. sarà in prima fila per la lotta a queste patologie a tratti incomprensibili e per le quali non sembra esistere una terapia specifica. L’iniziativa “Io sono corpo”, promossa in collaborazione con “Nutriamoci di Vita”(sezione attiva all’interno della Ra.Gi. che si occupa di prevenzione e sensibilizzazione sui DCA), “Consulta noi” (la Consulta Nazionale contro i DCA), l’Istituto Comprensivo “Sabatini” di Borgia (Cz) e l’Istituto Comprensivo “A. Pagano” di Nicotera (Vv), vuole essere un momento di riflessione e informazione rivolto ai ragazzi, ma anche ai genitori e ai docenti e si svolgerà nelle giornate del 17 e del 21 marzo rispettivamente presso gli istituti “Sabatini” e “A. Pagano”.
A dare vita all’iniziativa saranno la psicoterapeuta Maria Antonella Quatraro, la nutrizionista Rosaria Leuzzi, la terapeuta psico-corporea Elena Sodano e la psicoterapeuta Vittoria Vardè. Ancora una volta gli esperti della Ra.Gi. parleranno ai ragazzi con un linguaggio che fa parte del loro modo di comunicare e cercheranno di toccare le corde delle loro emozioni per far passare i messaggi di autostima, rispetto per il proprio corpo e consapevolezza delle proprie capacità; cercando di infrangere gli schemi artefatti dei modelli fasulli a cui i giovani tendono ad ispirarsi ingannati dal sistema.
«Mentre la maggior parte delle persone si valuta sulla base delle proprie prestazioni nei diversi ambiti di vita, come la qualità delle proprie relazioni affettive, le proprie capacità e altro – sottolinea la dottoressa Vardè – gli adolescenti con disturbi alimentari presentano una valutazione di sé centrata principalmente o esclusivamente sul peso, sulla forma del proprio corpo e sulla propria capacità di controllarli. Una valutazione fortemente influenzata da una alterata percezione dell’immagine corporea. Noi cercheremo di far comprendere ai ragazzi quanto sia importante recuperare il rapporto con il proprio corpo, riconoscendolo non come puro strumento ma come autentico sé. Il titolo stesso “Io sono corpo”, scelto per l’evento, rimanda all’integrità della persona, ad una coesione fatta di emozioni, sensazioni, impulsi ed azioni. Un corpo che non dev’essere percepito solo come entità fisica, ma come messaggero del nostro sentire emotivo».
«Proprio il corpo rappresenta il principale mezzo di comunicazione nella delicata fase dello sviluppo – spiega la psicoterapeuta Quatraro – quando nell’adolescente si verificano i primi cambiamenti fisici. Questa fase viene spesso vissuta con una certa preoccupazione da parte dei ragazzi, che sentono la continua necessità del confronto con il gruppo dei pari. È proprio in questo periodo della crescita che può esserci un deragliamento dal processo evolutivo, che si esprime attraverso un’alterazione della condotta alimentare. Per questi motivi, la prevenzione assume un ruolo importantissimo».
Proprio l’utilizzo, da parte della Ra.Gi., di specifiche metodologie di prevenzione, considerate in linea con i dettami dell’Istituto Superiore della Sanità, è valso all’associazione l’ingresso in “Consulta Noi”, associazione nazionale per i Disturbi del Comportamento Alimentare riconosciuta dal Ministero della Sanità, che comprende 20 associazioni italiane.
«Il sistema in cui viviamo – afferma la terapeuta psico-corporea Elena Sodano – conduce gli adolescenti a tenere in esagerata considerazione il proprio peso corporeo, rendendole vittime inconsapevoli, per le quali l’omologazione conta più del proprio modo di essere e di stare al mondo. Noi cerchiamo di riportare i ragazzi a riconnettersi con le proprie emozioni, ritrovando la propria autenticità».
Un percorso di prevenzione, quello della Ra.Gi., che non manca di trasmettere ai ragazzi l’importanza di una corretta alimentazione. La nutrizionista Rosaria Leuzzi si preoccuperà di trasmettere ai ragazzi lo schema alimentare più idoneo da seguire nell’importantissima fase dello sviluppo adolescenziale, affinché «l’alimentazione non sia erroneamente utilizzata quale strumento per raggiungere un determinato tipo di immagine, spesso non compatibile con una condizione di equilibrio e benessere psico-fisico».