VIBO VALENTIA – Chiuso il Centro trasfusionale. L’Avis alla ricerca di nuovi locali.

L’ASP SI ATTREZZA PER TRASFERIRE IL PUNTO PRELIECI ALL’INTERNO DELLO JAZZOLINO.

VIBO VALENTIA – Il centro trasfusionale di via S. Aloe dove in passato venivano effettuate le donazioni non è stato accreditato dalla Regione e ciò sta comportando disagi anche all’Avis che fino a qualche tempo addietro si reggeva sulla medesima struttura messa a disposizione dall’azienda sanitaria.
Per sopperire alle difficoltà grazie alla collaborazione dell’Avis provinciale – a partire da ieri le donazioni si stanno effettuando con il supporto di personale altamente specializzato e con l’ausilio dell’autoemoteca, un mezzo mobile che promuove raccolte itineranti su tutto il territorio vibonese, il quale è stato posizionato proprio davanti alla sede di via S. Aloe, accanto alla Questura.
L’Azienda sanitaria si sta adoperando invece per trasferire, non appena i locali lo consentiranno, il centro trasfusionale che sarà trasformato in punto prelievi così come tutti gli ospedali Spoke – all’interno dello Jazzolino (per come previsto dalla normativa), per l’esattezza al primo piano, dove una volta era ubicata l’Urologia. La Regione ha, infatti, ridotto le funzioni della struttura cittadina, tant’è che “Vibo si occuperà – ha spiegato il direttore sanitario Asp Michelangelo Miceli – di raccolta, distribuzione e consegna. Ma non farà più la lavorazione del sangue che compete invece agli ospedali Hub”. E proprio per affrontare queste tematiche è previsto per domani un incontro a livello regionale.
Dal canto proprio l’Avis sta cercando una soluzione volta al reperimento di una sede propria che, qualora l’Asp fosse disponibile, potrebbe coincidere con l’attuale centro trasfusionale dismesso. Una priorità per la stessa Avis, infatti, nonostante le attività vengano svolte dall’autoemoteca “i costi di gestione da sostenere – evidenzia il neo presidente Italo Lococo – sono maggiori e per ammortizzarli occorrono almeno venti donatori per volta”. Ma il disagio è dovuto anche al fatto che gli esami del sangue, per i controlli di rito, debbono anch’essi essere inviati a Catanzaro. Attualmente, fino a quando gli inconvenienti non saranno risolti, anche l’unità di raccolta è a Catanzaro. Nello scusarsi per il disagio e per le difficoltà che molti utenti potrebbero avere a causa dei cambiamenti apportati, l’avv. Lococo ha voluto precisare che la sezione cittadina “ può e deve continuare ad essere un punto di raccolta importante per la Calabria, così come lo è sempre stata”. L’obiettivo è dunque quello di far diventare l’Avis, a cui fanno capo mille e 300 iscritti, centro di riferimento per il territorio.

I DISAGI – Il neo presidente Italo Lococo nello scusarsi per i disagi rende noto che è nell’interesse dell’Avis che il Centro vibonese continui ad essere punto di raccolta importante per la Calabria così come lo è sempre stato. A tale scopo l’Avis sta cercando di reperire una sede propria, in cui potrebbero essere convogliate sia la sezione comunale che quella provinciale. Da ieri mattina davanti ai locali di S. Aloe (vicino alla Questura) l’attività di raccolta – prima sospesa – è stata avviata con l’ausilio dell’autoemoteca. L’attività di donazione è prevista nelle sole giornate di lunedì, martedì e giovedì dalle ore 8 alle ore 12.

 

 

FONTE : Gazzetta del Sud
AUTORE: Vittoria Sicari. 
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