VIBO VALENTIA – Uici, tra sensibilizzazione e inclusione.

UNIONE ITALIANA CIECHI – Spiegato il funzionamento di ausili dedicati alla comunicazione. 
Incontro su arte, informazione e disabilità promosso dalla sezione provinciale. 

(Nella foto: Un momento dell'iniziativa promossa dalla sezione provinciale dell'Unione Italiana ciechi. A lato la folta platea presente all'incontro)

VIBO VALENTIA – Conoscersi per abbattere le barriere ed integrarsi. E’ questo il filo conduttore che da sempre ispira il lavoro della sezione vibonese dell’Uici (Unione italiana dei ciechi e degli ipovedenti), che , con le proprie attività e gli incontri promossi, permette costantemente di riflettere su come la persona con disabilità possa compiere azioni da molti ritenute impossibili, superando ostacoli, potenziando l’autostima ed abbattendo le resistenti barriere mentali e culturali di quanti ancora restano ancorati ad un’immagine stereotipata della diversità. In quest’ottica, mercoledì scorso presso la sala riunioni della sede dell’Uici si è tenuto l’incontro formativo dal titolo: “Integrarsi per elevarsi. Il mondo dell’arte e della comunicazione incontrano quello della disabilità visiva”. All’incontro, presentato e moderato dal responsabile della segreteria dell’Uici, Paolo Massaria, hanno preso parte, tra gli altri, rappresentanti del mondo artistico, dell’informazione, del volontariato e dell’associazionismo, nonchè associazioni di e per disabili, presenti inoltre le ragazze della squadriglia Volpi degli Scout Vibo Valentia 1. 
In apertura, i soci dell’Uici hanno voluto commemorare la figura del presidente Giovanni Barberio, da poco scomparsi, dedicandogli la lettura di una poesia in vernacolo scritta e recitata dall’artista vibonese Filippo Prestia.
Dopo la proiezione di un breve filmato che ha fornito ai presenti indicazioni utili per condividere proficuamente il cammino con ciechi ed ipovedenti attraverso forme corrette di aiuto, Giuseppe Bartucca e Francesco Brecco, due ragazzi non vedenti dell’Unione italiana ciechi ed ipovedenti, attraverso un’esperienza diretta hanno presentato, in maniera informativa e dimostrativa, una molteplicità di ausili utilizzati dai non vedenti nella propria quotidianità al fine di rendere se stessi il più autosufficienti possibile. In un clima di gioiosa serenità, e grande interesse dei presenti si è appreso il funzionamento, e prima ancora l’esistenza, di un gran numero di ausili dedicati alle persone con deficit visivo, tra cui: videoingranditori, computer, tablet e smartphone, software come screen reader, libri tattili e parlati, dattilo ritmica, stampanti braille e 3D, rilevatori parlanti di colori e luce, elettrodomestici con indicazioni tattili o parlanti. Insomma, un’effettiva “rivoluzione” che mette a disposizione accessi più semplici e rapidi e molteplici opportunità che fino a poco tempo fa non erano neppure immaginabili.
L’incontro ha permesso quindi di scoprire particolari sorprendenti che riguardano le forme di comunicazione di ciechi ed ipovedenti, e che riescono a rendere la disabilità meno invalidante possibile, non solo sul piano pratico, ma anche relativamente a quello simbolico ed emotivo.
La qualità degli ausili per i soggetti con deficit visivo dipende certamente dal peso che la società saprà dare agli effetti di questi ausili sulla qualità di vita delle persone.  

FONTE: Quotidiano della Calabria
AUTORE: Sarah Sibiriu
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