Iniziativa del coordinamento provinciale di Libera. Partenza dalla Sacra Famiglia.
(Nella foto: Carabinieri al rione Affaccio dopo una delle due recenti sparatorie)
VIBO VALENTIA – Una fiaccolata per dire ancora una volta no alla criminalità. L’iniziativa è del coordinamento provinciale di Libera che dà appuntamento a sabato prossimo alle ore 18.30, dopo la celebrazione della santa messa. Si partirà dalla piazzetta antistante la Chiesa dell Sacra Famiglia. la scelta del rione Affaccio non è però casuale.
“Nella scorsa settimana- ricordano infatti dalla sezione di Libera – in meno di ventiquattro ore, il quartiere Affaccio, una delle zone più popolose della città, si è trasformata in un vero e proprio Far West, una terra senza linee di confine, senza regole e trincee, dove vuole ergersi tra le macerie la legge del più forte e, probabilmente, ogni colpo rappresentava un messaggio chiaro, un avvertimento simbolico sul potere signorile che doveva schiacciare il quartiere sotto il suo peso dirompente. Ancora sembra che si senta di rimbombo degli spari, il cui esito fortunatamente non è stato disastroso ma che ha lasciato sconforto, paura”. Dalla associazione di Libera fanno, pertanto, sapere di sentire “la necessità di esserci, di dire basta a questo clima di violenza, di rispondere all’indifferenza con il peso della nostra presenza, vogliamo gridare, contro il correre veloce dello sconforto, che è possibile liberare la nostra città dai lacci da cui viene soffocata. Vogliamo contrapporre al rumore dei loro spari la melodia della nostra libertà. Sotto questo grido, che viene da anime stanche e reattive, composto e silenzioso, vorremmo unire tutti i cittadini vibonesi, le istituzioni e le realtà organizzate ad unirsi nella fiaccolata”.
Appello che è stato già accolto dal parroco don Piero Furci e dai gruppi giovanili della parrocchia.
“Il grande impegno delle forze dell’ordine e degli investigatori – continuano gli esponenti di Libera – sarà efficace per individuare gli autori di tali fatti, ma non sarà sufficiente ad invertire la rotte, a creare nelle coscienze di queste persone la possibilità di intravedere della alternative nuove Questo è un compito che spetta a tutti cittadini responsabili, un percorso da avviare rispetto al quale dobbiamo sentirci tutti coinvolti a partire dalla necessità di affermare – concludono dall’associazione – con la propria partecipazione che questi spazi devono essere liberi dalla violenza.
FONTE: Quotidiano del Sud