A gestirlo per i prossimi sei anni sarà l’associazione “Nuovi Orizzonti”
(Nella foto: Palazzo Di Leo, sarà sede del centro per l'autismo)
VIBO VALENTIA – Un centro per l’autismo in uno dei palazzi di proprietà della Provincia. La circostanza diventerà presto realtà perchè l’amministrazione di palazzo Bitonto ha individuato i locali da destinare all’associazione “Nuovi Orizzonti Onlus” che ne aveva avanzato richiesta e che potrà gestirlo per i prossimi sei anni E gli alloggi in questione sono quelli di palazzo Di Leo (che già ospita il centro per l’impiego).
Questo quanto deliberato dal presidente della Provincia Andrea Niglia lo scorso 14 settembre. In particolare, l’atto di indirizzo firmato dal massimo inquilino dell’ente intermedio prevede che il centro sia ubicato nell’immobile della Provincia di via Fortunato, per come richiesto dal sodalizio che lo scorso giugno aveva chiesto l’assegnazione dei locali ubicati al quinto piano dela palazzo e del terreno adiacente per realizzare un “Centro per l’autismo” quale servizio gratuito per le numerose famiglie presenti sul territorio. Sarà la stessa associazione – come si legge nell’atto amminitrativo – ad aoccuparsi dell’adeguamento dei locali e a prendersi carico e in forma gratuita, del mantenimento dell’immobile “provvedendo alle pulizie sia dell’ingresso che dell’area verde, nonchè della retrostante scala anticendio che,attualmente versano in uno stato di completo abbandono, prevedendo altresì di posizionare nell’area verde giochi ed attrattive per i ragazzi, non solo del centro, in sintonia con lo spirito dell’associazione che è quello dell’interazione sociale”.
Da qui, pertanto, la decisione della Provincia di accogliere la richiesta, precisando che il canone da applicare sarà “calcolato nel rispetto del regolamento disciplinare la concessione in uso di beni a terzi e delle locazioni passive”.
Infine, la decisione che gli “oneri a carico dell’associazione a scomputo del canone da applicare, consistono oltre che nell’adeguamento dei locali richiesti comprensivo della presentazione al Comune della documentazione necessaria per l’ottenimento di tutte le autorizzazioni previste dalla normativa, nel farsi carico delle spese relative alle utenze e alle opere necessarie per l’attivazione dei contratti di fornitura, nel garantire il servizio di pulizia nonchè nei costi del contratto di manutenzione dell’ascensore”.
Un utilizzo, come detto, per sei anni quello previsto, rinnovabili altri sei, previo accordo che ha ricevuto il via libera dal presidente della provincia.
FONTE: Quotidiano della Calabria