Per gli enti di Terzo settore contributi esclusi dal reddito

 

 

Per effetto di una norma contenuta nel decreto legislativo 3 luglio 2017, n. 117 (nuovo Codice del Terzo Settore), non concorrono alla formazione del reddito: 

  1. i fondi pervenuti attraverso raccolte pubbliche effettuate “occasionalmente” – anche attraverso offerte di beni di modico valore o di servizi ai sovventori – in concomitanza di celebrazioni, ricorrenze o campagne di sensibilizzazione;
  2. i contributi erogati dalla pubblica amministrazione per lo svolgimento delle attività di interesse generale e comunque non commerciali;
  3. le somme versate dagli associati a titolo di quote o contributi associativi.

Si considerano tuttavia attività di natura commerciale le cessioni di beni e le prestazioni di servizi effettuate nei confronti degli associati, familiari o conviventi degli stessi verso pagamento di corrispettivi specifici, compresi i contributi e le quote supplementari determinati in funzione delle maggiori o diverse prestazioni alle quali danno diritto. 

Detti corrispettivi concorrono alla formazione del reddito complessivo come componenti del reddito di impresa o come redditi diversi a seconda che le relative operazioni abbiano carattere di abitualità o di occasionalità. 

Fonte: ConfiniOnline

 

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