Sui passi della tradizione e dell’impegno si muove a Nicotera il “Cantiere sociale”.
Lo storico quartiere oggetto di lavori di recupero e di restauro.
(Nella foto: Il progetto. L'obiettivo è di ridare vita al rione un tempo abitato dai pescatori e da anni ormai spopolato)
Vorrebbero far rinascere il quartiere “Borgo”. O, almeno, ci provano. I membri di “Cantiere sociale”, un’associazione che da anni è impegnata a veicolare un messaggio nuovo, fatto di sacrifici e speranze, hanno scommesso sulla rinascita della parte più a Sud del capoluogo, un tempo residenza di contadini, pescatori e artigiani.
Naturalmente, essendo il loro progetto basato su fatti e non parole, si sono rimboccati le maniche e, dando fondo alle poche risorse economiche disponibili, hanno avviato il restauro conservativo di numerose abitazioni acquistate a poco prezzo e ora messe a disposizione di famiglie di immigrati e villeggianti a prezzi alquanto contenuti perché l’obiettivo è quello di favorire l’integrazione sociale e promuovere un turismo equo e sostenibile. «Nel Borgo – afferma Giovanni Raimondi, responsabile del “Cantiere sociale” – in passato inserito tra i 150 più belli d’Italia, ci si sente davvero fuori dal tempo e dallo spazio. Sensazioni straordinarie dalle quali siamo partiti per tentarne un recupero sicuramente non facile». Lo storico quartiere, infatti, si snoda attraverso una rete di vicoli stretti e accessibili sono a mezzi piccoli che vengono usati soprattutto per il trasporto dei necessari materiali edilizi. Negli anni passati molte famiglie si sono spostate in altri quartieri della città, il Borgo s’è velocemente spopolato. Oggi, grazie anche alle iniziative del “Cantiere sociale”, molte case sono state acquistate e ristrutturate da turisti italiani e stranieri, altre sono state rimesse a nuovo dai proprietari che sono tornati ad abitarle oppure le hanno date in affitto.
Il quartiere, al quale le amministrazioni comunali alternatesi alla guida di palazzo Convento hanno rivolto un’attenzione poco convinta, oggi, in sostanza, sta cominciando a rivivere. «Noi – sottolinea Raimondi – sogniamo di far rinascere un pezzo di storia e puntiamo a ridargli luce facendo ricorso a sistemi di energia rinnovabile e alternativa. Abbiamo in mente anche il recupero degli angoli più panoramici e il recupero del vecchio fontanile in pietra. Lavoriamo per rilanciare gli antichi mestieri e riscoprire i sapori tradizionali utili per il ritorno a stili di vita sostenibili e naturali».
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Il lungometraggio
Il “Cantiere sociale” non si interessa solo di ristrutturazioni nel centro storico. Sviluppa da anni anche un’intensa attività culturale e cinematografica. L’ultimo lavoro, “Il sangue politico”, questa volta un longometraggio, è tratto dall’omonimo libro di Nicoletta Orlandi Posti e sarà proiettato in varie città del Nord a partire da novembre. Rielaborato da Giovanni Raimondi nelle vesti di regista, il film riproduce la storia di cinque giovani partiti dalla Calabria nel settembre del 1970 per portare a Roma un dossier di contro-informazione scomparso dal luogo dell’incidente in cui persero la vita. La proiezione sarà l’occasione per parlare delle bellezze di Nicotera e della Calabria.
FONTE: Gazzetta del Sud
AUTORE: Pino Brosio.